Nella notte tra il 18 e il 19 marzo, Jerry Calà è stato colto da un malore a Napoli, dove si trovava per le riprese del suo ultimo film “Chi ha rapito Jerry Calà: il riscatto è un problema”. L’attore è stato portato immediatamente alla Clinica Mediterranea in codice rosso per un infarto e operato dal cardiologo Carlo Briguori.

A quattro giorni dall’intervento, il medico è intervenuto alla trasmissione Pomeriggio5 per aggiornare gli spettatori a proposito delle condizioni di salute dell’attore. Inizialmente ricoverato in terapia intensiva, Calà si torva adesso in sub intensiva dove le sue condizioni di salute vengono monitorate costantemente.

Calà sta bene per fortuna. Il 118 l’ha portato con emergenza per infarto acuto, si trovava in un albergo qui vicino e nel giro di cinque minuti è arrivato qui”, ha fatto sapere Briguori che si è detto ottimista a proposito delle condizioni di salute dell’attore, “abbiamo riaperto l’arteria chiusa e ristabilito il flusso del sangue in modo tale da prevenire danni irreversibili al cuore”.

“L’infarto avuto è serio, l’importante è che abbia riconosciuto il problema. Di solito i sintomi vengono sottovalutati. Questo infarto ha una mortalità molto elevata se non si raggiunge l’ospedale in tempi adeguati. Per fortuna in questo caso non è successo e la prognosi è favorevole”.

Il professor Briguori ha aggiunto che Calà ha lasciato la terapia intensiva, sebbene resti costantemente monitorato: “Ha lasciato la terapia intensiva, nelle prime ore bisogna stare lì perché le complicanze possono intervenire in qualsiasi momento anche dopo l’apertura delle arterie. Ora è in una stanza, sempre monitorizzato. È in sub intensiva e sta bene, non ha più i sintomi che ha avuto al momento dell’infarto come il dolore toracico e la difficoltà al respiro e gli indici sono in netto miglioramento. La decorrenza è positiva”.

 

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