Jerry Calà è stato intervistato da Libero.it dove ha raccontato alcuni aneddoti relativi al passato e anche alcuni progetti futuri.
Negli Anni 90 la sua carriera si è rallentata: cos’ è successo?
«Credo che la ragione sia legata alla mia scelta di sganciarmi dal gruppo Boldi&Vacanze di Natale, per capirci. Avevo voglia di sperimentare nuovi mondi, non solo i film delle feste. Mi sono quindi cimentato con il mio primo (e unico purtroppo) ruolo drammatico nel film Diario di un vizio, poi ho lavorato con Pupi Avati, mi sono aperto alla regia… Umanamente è stata quindi una scelta che mi ha regalato molte soddisfazioni, ma forse commercialmente meno. Sono infatti uscito da un carrozzone che macinava miliardi di lire».
Se potesse tornare indietro, rifarebbe la stessa scelta?
«Non so se prenderei la medesima decisione. Però sono ragionamenti che lasciano il tempo che trovano, anche perché le cose vanno come devono andare. Probabilmente la mia strada doveva essere quella».
La critica aveva apprezzato la sua svolta drammatica. Come mai non ha proseguito su questa scia?
«Io l’avrei fatto volentieri ma non sono mica un produttore cinematografico! Battuta a parte, non ci sono state altre offerte di quel tipo».
FONTE LIBERO
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