Durante il reality show che lo segue mentre cura la sua piantagione di cannabis legale, Jim Belushi ha parlato dei problemi di salute di John Belushi e del ruolo salvifico che avrebbe avuto la Marijuana nella vita di suo fratello che “sarebbe ancora vivo” se fossero stati resi noti anzitempo i benefici curativi della pianta.

 

Secondo Jim, suo fratello maggiore soffriva di encefalopatia traumatica cronica (CTE), dovuta principalmente alla sua esperienza passata come calciatore.

Era un difensore centrale“, ha detto Belushi, aggiungendo: “So che aveva un danno al cervello. Non appena è entrato in contatto con alcol e droghe, penso che abbia pensato subito di potersi automedicare con quello“. Per quanto riguarda la CTE, è nota anche come sindrome da demenza pugilistica proprio perché si riferisce ad alcune conseguenze riscontrate in persone che hanno praticato sport da contatto come hockey sul ghiaccio, rugby o wrestling. Si tratta quindi di una malattia cerebrale progressiva e degenerativa che può essere causata da traumi ripetitivi al cervello come quelli subiti da alcuni giocatori di calcio quando vengono colpiti in campo.

 

Jim Belushi ha quindi voluto sottolineare quanto sarebbe potuta essere salvifica la marijuana per suo fratello. “Negli anni ’70, se avessero saputo quello che sappiamo oggi sulla Marijuana e sui suoi benefici curativi, penso che mio fratello John sarebbe ancora vivo” ha dichiarato l’attore, facendo capire quanto l’assunzione di Marijuana avrebbe potuto sostituire le altre dipendenze dell’interprete di Animal House. Ecco spiegata, dunque, la passione di Jim Belushi per tutto ciò che concerne il potere curativo della cannabis. Già nelle scorse settimane, l’account Belushi’s Farm aveva condiviso una foto in bianco e nero di John Belushi mentre fumava, accompagnata da una citazione di Jim che affermava: “Se mio fratello John si fosse fatto le canne, sarebbe ancora qui oggi“.

(fonte: Movieplayer.it)