Ospite dell’ultima puntata di “Belve”, Jovanotti si è raccontato a tutto tondo. Nel corso della sua carriera si è tolto delle gran belle soddisfazioni, nonostante in tanti non ci credessero:
“Credo di avere fatto delle belle canzoni, ho portato nella musica italiana qualcosa che prima non c’era. Ho portato il corpo sulla scena come uno strumento. Quando mi rivedo nei miei inizi sono sempre un po’ imbarazzato. Mio padre continuava a dirmi che non si capiva perché avessi successo con la cosa che sapevo fare peggio, cioè la musica. Lui era convinto che avessi un futuro da artista, da pittore”.
Poi ricorda la prima volta che aveva capito che quella sarebbe stata la strada giusta:
“Ci sono diversi momenti in cui mi sono sentito arrivato. La prima volta che ho pensato di avercela fatta ero a Milano e sentii una mia canzone arrivare da una radio”.
Si affronta dunque il tema donne con il cantautore che ammette che prima del successo non andava un granché:
“Se piaccio alle donne? A mia moglie piaccio. In generale, fino a prima di diventare famoso ero un fallimento totale, una specie di eunuco. Alle donne non sapevo proprio che dire. Poi la fama rende tutti fantastici, lì non dovevo fare niente”
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