Ospite a “Verissimo”, dopo aver partecipato al GF Vip, Kabir Bedi, racconta il dramma per la perdita del figlio Siddharth. Il secondogenito dell’attore si è suicidato nel 1997 a soli 25 anni:
“Gli avevano diagnostico la schizofrenia, ma lui non voleva prendere farmaci e diventava sempre più violento. Era stato fermato anche dalla polizia perchè era stato violento con delle persone”.
Con molta commozione Kabir ha raccontato a Silvia Toffanin come ha scoperto che il figlio si è tolto la vita:
“Viveva a Montreal e da tre anni era diventato inavvicinabile. Non voleva prendere le medicine, finché poi si è suicidato. Ricordo bene quel momento. Ero entrato in casa e l’ho visto accasciato sul divano in un angolo della stanza. Cercai un segno, una spiegazione a quel gesto”.
Prima di compiere il gesto estremo, il figlio di Kabir ha lasciato un biglietto in cui diceva ai suoi cari di non sentirsi in colpa. Lui infatti se ne sarebbe andato felice, perché questo era il suo modo di prendere il controllo della situazione:
“Forse cercava di dirmi qualcosa. Spero sia felice, ovunque egli sia”.
Kabir ha raccontato che dolore più forte è dovuto al senso di colpa, ma comunque con la saggezza che lo contraddistingue afferma:
“Per un genitore perdere un figlio è un dolore devastante. Più forte è il senso di colpa. Dove ho fallito? Potevo fare qualcos’altro per salvare la sua vita? Perchè non sono riuscito a dare speranza per evitare che si togliesse la vita? Dobbiamo superare il dolore che ci devasta, bisogna continuare con a vita”.
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