Kate Winslet continua a farsi amare non solo come attrice, ma anche come icona della body positivity.

Intervistata da Harper’s Bazaar, l’attrice di Titanic, che prossimamente vedremo nei panni della fotografa Lee Miller nel film Lee, ha raccontato di aver rifiutato di cancellare i suoi rotolini della pancia in post produzione durante la miniserie Omicidio a Easttown e di non essersi posta problemi che si vedessero alcune pieghe del suo addome.

Durante l’intervista, Kate Winslet ha spiegato che non fa più esercizio fisico per abbracciare le rotondità del suo corpo. Anche per interpretare “Lee”, biopic della modella di Vogue che diventò fotoreporter di guerra, diretto da Ellen Kuras (che era stata direttore della fotografia in “Se mi lasci ti cancello” con l’attrice). Durante le riprese del film, Kate ha raccontato: “C’è una parte in cui Lee è seduta su una panchina in bikini. E uno della troupe si è avvicinato, tra una ripresa e l’altra, e ha detto: ‘Forse dovresti sederti più dritta’. Per non vedere i rotolini della mia pancia? Neanche per sogno! È stato intenzionale, sai?”.

Kate Winslet a questo proposito ha detto: “Ci stiamo privando dei corpi femminili non filtrati e realistici nei film“. E ha raccontato anche quanto successo sul set della miniserie “Omicidio a Easttown”: il regista Craig Zobel le aveva proposto di “eliminare un po’ di pancetta in post-produzione“, dopo una scena di sesso. Ma lei aveva replicato: “Non ci provare nemmeno”. “Volevo che il mio personaggio fosse ritratto come una donna imperfetta ma piena, volevo un corpo e un viso che si muovessero in sintonia con quella che è la sua età” ha spiegato puntando anche il dito contro il poster promozionale della miniserie che era eccessivamente ritoccato mentre lei avrebbe preferito più rughe sul viso.