Ospite di “Storie di donne al bivio”, Katia Ricciarelli spiega come mai abbia deciso comunque di partecipare ad alcuni reality, come la Fattoria, nonostante glielo sconsigliassero:
“Pupi Avati me lo sconsigliò, ma non solo lui. Decisi di andare alla Fattoria, i primi anni 2000, perché erano già iniziati i problemi con Pippo e non conoscendo come funzionasse pensavo di andare fuori dai piedi e andare lontano da quello che stava succedendo. Anche lui era contrario naturalmente. Ho sempre seguito i suoi consigli, quella fu l’unica volta che non lo feci”.
Un matrimonio numeroso quello che la vide con Pippo Baudo a Militello:
“Per me non era normale tutta quella gente. Nel nostro mondo non è così, tu canti, te ne vai a casa e finisce così, lui invece era di milioni di persone, la televisione è così. Anche mia madre era persa, non capiva nulla in mezzo a quella gente. Non ho capito nulla e dissi a Pippo che dovevamo risposarci! Mio suocero voleva anche che andassimo in carrozza con i cavalli”
Per quanto riguarda le follie d’amore che ha fatto la Ricciarelli racconta:
“Per Pippo avrei fatto tante follie, ma ci siamo sposati ad una certa età, quindi certe cose non potevo sperare che alcune cose attaccassero, tipo quando dicevo me ne vado di casa, intanto facevo la valigia con cose che non mi interessavano, poi andavo all’ascensore e me ne andavo e lui una volta mi ha anche lasciato andare e finì in hotel a dormire. Poi sono tornata da sola a casa”
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