Quando Alison Arngrim aveva 12 anni, è diventata una delle ragazze più famose d’America interpretando il ruolo di Nellie Oleson Dalton, l’acerrima nemica di Laura Ingalls Wilder (Melissa Gilbert) in La casa nella prateria.
La serie, ispirata alla serie di romanzi del 1943-1945, fu prodotta tra il 1974 e 1983 per un totale di 9 stagioni di grande successo. Narrava, trattando temi sempre attuali quali, l’adozione, l’alcolismo, il razzismo, le droghe e l’obesità, le difficoltose vicissitudini di una tradizionale famiglia americana che vive in una sperduta fattoria, vicino a un paesino del Minnesota, nel periodo 1870-1890.
Alison Arngrim ha interpretato Nellie Oleson Dalton per sette stagioni, per poi apparire come guest nella nona. Fu lei la prima vera antagonista dello show, come rivale e nemesi della protagonista, Laura Ingalls. Viziata e figlia di ricchi proprietari, tentava sempre di sabotare Laura, molto spesso fallendo. Nel corso della serie, le è stato gettato addosso letame di cavallo, è stata spinta giù da una collina su una sedia a rotelle, è stata spinta nel fango ed è stata persino presa a pugni in faccia da Laura almeno due volte. Dopo alcuni anni, però, le due smisero di odiarsi e divennero amiche intime.
Per l’attrice, interpretare quel ruolo e ottenere la fama così giovane, fu un’arma a doppio taglio. Oggi 62enne, si è raccontata così a PEOPLE in occasione della reunion del cast per il 50° anniversario di Little House on the Prairie.
Quando le telecamere non giravano, la Arngrim racconta che lei e la Gilbert erano “come sorelle”, arrivando persino a coreografare insieme le loro scene di lotta fin dal primo anno in cui hanno iniziato a lavorare insieme, nel 1973.
“È completamente folle. Melissa Gilbert e io interpretiamo delle nemiche mortali, ci picchiamo senza senso per tutta la settimana. E poi, nei weekend, andavamo a casa dell’altra per un pigiama party e stavamo insieme”.
Ma essere un attore bambino in una serie popolare come Little House ha comportato anche sfide uniche che molti suoi coetanei non-celebrità non avrebbero mai dovuto affrontare.
Quando la Arngrim lasciò la serie a 19 anni dopo sette stagioni, scoprì che non era così facile lasciarsi alle spalle il suo ruolo. Il personaggio della “cattiva ragazza” era diventato così radicato nella cultura che molti non erano in grado di separare la finzione dalla realtà.
“La gente mi odiava. Mi odiava veramente”, racconta l’attrice, che aggiunge: “Quando lo show finì, da giovane attrice, come la maggior parte degli attori normali, pensavo: “Beh, ora lo show è finito. Andremo avanti con le nostre vite e tutti parleranno di qualcos’altro. Invece non fu così, perché poi lo show è passato via cavo… e ci sono stati i DVD. E’ arrivata la nostalgia ed è diventato sempre più grande e sempre più grande”.
Una volta, durante una parata natalizia, qualcuno le ha addirittura lanciato una tazza di aranciata in faccia, cosa che Arngrim ha comunque accettato con buon umore. “Mi stavo muovendo e sono riusciti a colpirmi, è impressionante!”. In un’altra occasione, una donna ha affrontato l’attrice a un evento per i fan di Little House e le ha detto semplicemente “Ti perdono“, prima di andarsene.
Mentre sarebbe stato facile per lei interiorizzare tutto il vetriolo, l’attrice invece lo ha “abbracciato” e trasformato in qualcosa di più significativo. Nel 2011 Arngrim ha pubblicato un bestseller intitolato Confessions of a Prairie Bitch: How I Survived Nellie Oleson and Learned to Love Being Hated (che tradotto sarebbe Confessioni di una stronza della prateria: come sono sopravvissuta a Nellie Oleson e ho imparato ad amare l’odio).
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