Vi avevamo già parlato di come Scrubs avesse “predetto” e parlato della diffusione di un virus in una vecchia puntata del 2006, ma stavolta andiamo ancora più indietro nel tempo e in un’altra serie tv.
Come apparso sul web e anche in un articolo del New York Post, molti utenti si sono accorti che due episodi della celebre serie tv degli anni settanta e ottanta, La casa nella prateria, sembrano richiamare in molti punti all’epidemia di coronavirus che il mondo sta affrontando in questi mesi.
Il virus in due episodi de La Casa nella Prateria
L’inquietante similitudine riguarda un episodio della prima stagione (intitolato proprio L’epidemia, Plague in originale) andato in onda nel 1975 e un altro episodio della terza stagione. Nel primo caso, gli abitanti di Walnut Grove sono colpiti da un’epidemia di tifo e il capofamiglia Charles Ingalls (interpretato da Michael Landon) ed il dottor Baker (Kevin Hagen) scoprono che la malattia ha un’origine animale: arriva dai topi presenti nei sacchi di grano. I sintomi sono febbre alta e tosse e i tentativi di contenimento sono simili a quelli di oggi: il pastore Alden (Dabbs Greer) trasforma la chiesa in un ospedale da campo per curare i malati, Charles confessa alla moglie Caroline (Karen Grassle) di aver dovuto seppellire un anziano in una fossa comune, Laura (Melissa Gilbert) pratica il distanziamento sociale con il padre che può vedere soltanto da lontano a causa del pericolo di contagio.
L’altro episodio, intitolato La quarantena, racconta di quando il signor Edwards (Victor French) è reduce da un viaggio e porta a Walnut Grove un morbo sconosciuto, che colpisce la figlia Alicia. A quel punto Isaiah, amico fraterno di Charles, decide di praticare il confinamento domestico per non contagiare gli altri membri della famiglia, rinchiudendosi subito in un capanno.
Il commento di Melissa Gilbert / Laura Ingalls
Ovviamente si tratta di due circostanze molto diverse, ma il richiamo all’attualità non è poi così debole, tanto che il New York Post ha sottolineato per primo queste similitudini e ha intervistato la protagonista Melissa Gilbert, interprete di Laura Ingalls nella serie tv.
Alla Gilbert è stato chiesto un parere su questi episodi che avevano “predetto” l’arrivo del virus. “Mi sono resa conto soltanto oggi – racconta l’attrice 55enne – di quanto La casa nella prateria sia stata premonitrice. Tutti noi possiamo imparare qualcosa da ciò che succede in quegli episodi“.
“Anche se su piccola scala – aggiunge la Gilbert – molto di quello che è stato fatto nella serie è applicabile oggi. Il villaggio ha attenuato la situazione mettendo tutti a casa in quarantena, isolando i malati in un unico luogo e cercando la causa del virus“.
L’attrice continua a pensare che le vicende del paesino del Minnesota e della famiglia Ingalls siano un’esplorazione dei concetti di “amore e comunità“. “In fondo – ammette – l’episodio L’epidemia non è altro che un racconto di abnegazione e altruismo per un bene superiore. Proprio come adesso, gli abitanti di Walnut Grove erano tutti insieme. Non avevano i progressi scientifici di oggi e nessun tipo di cura, ma si sono legati come comunità per superare la crisi“.
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