Nel 1986, David Cronenberg mise in scesa una rielaborazione personale ed efficace del romanzo del 1957 La Mosca (The Fly) di George Langelaan, già adattato cinematograficamente nel 1958 con il film L’esperimento del dottor K.
Tra gli interpreti della pellicola, che ancora oggi risulta essere uno dei migliori esempi di fantascienza mescolata all’orrore, ci sono Jeff Goldblum e Geena Davis (all’epoca coppia anche nella vita reale) nei panni dello scienziato Seth Brundle e della giornalista Veronica ‘Ronnie’ Quaife. I due personaggi sono i protagonisti di una tragica storia d’amore resa tale da un malriuscito esperimento scientifico di teletrasporto: in seguito ad un’erronea e imprevista unione di DNA con quello di una mosca, Brundle si ritrova ad affrontare una raccapricciante trasformazione fisica che piano piano lo porterà alla distruzione.
La scena tagliata del gatto-babbuino
Dalla versione definitiva della pellicola mancano diverse sequenze eliminate in fase di montaggio o addirittura tagliate dopo le prime proiezioni (screen test) perché ritenute troppo violente. Tra queste c’è la scena del gatto babbuino: Brundle, ormai già in fase avanzata della sua metamorfosi, tenta di trovare un rimedio provando nuovamente un esperimento con le tele-capsule, servendosi di un babbuino e di un gatto. Gli animali vengono orribilmente fusi diventando un ibrido che assale Brundle, il quale reagisce colpendo a morte la creatura a colpi di tubo di ferro. Subito dopo, lo scienziato scala l’esterno dell’edificio e sale sul tetto, dove comincia a sentire una fitta al costato, finendo per scivolare e cadere di sotto. In preda a forti dolori, Brundle assiste inorridito alla fuoriuscita dal costato di una zampa di mosca, che prontamente stacca a furia di morsi. Dopo questa scena era prevista da copione un’altra sequenza, che però non venne mai filmata, in cui il protagonista, sorpreso da una donna a cibarsi di immondizia in un cassonetto, finiva per aggredirla, immobilizzarla e divorarla dopo averle vomitato in faccia la sua saliva corrosiva.
La scena dell’uccisione del gatto-babbuino scatenò alla proiezione di prova alcune reazioni forti da parte del pubblico, tanto che una donna diede addirittura di stomaco. Oltre all’essere visivamente raccapricciante, molti interpretarono la scena come una crudeltà gratuita di Brundle verso gli animali, soprattutto nei confronti del docile babbuino che in precedenza era felicemente sopravvissuto al teletrasporto. Una scena del genere avrebbe tolto tutta l’empatia verso il personaggio di Brundle, per questo Cronenberg decise di eliminarla dal montaggio finale.
A proposito del babbuino, dovete sapere che non fu facilissimo lavorarci sul set. Il suo nome era Typhoon e non essendo addestrato si comportava spesso in maniera imprevedibile e selvaggia, mostrando una forza quasi sovrumana. Durante le riprese si spaventò a morte con le luci lampeggianti nella capsula del teletrasporto e sfondò la porta cercando di fuggire. Jeff Goldblum dimostrò di avere grandi capacità da addestratore e, forte anche della sua elevata altezza (è alto 1,94 cm) riuscì a domare l’animale.
I finali alternativi
Nella versione definitiva che tutti conosciamo, il film termina con l’uccisione della Mosca da parte di Veronica, che, spronata da quel briciolo di umanità rimasta in Brundle, è costretta a sparargli in testa. In realtà vennero girati ben 4 finali differenti, che furono tutti scartati perché ritenuti deboli o addirittura controproducenti.
Nella proiezione di prova (quella che aveva anche l’uccisione del gatto-babbuino) il finale inserito è quello in cui Veronica si sveglia dopo aver sognato di dare alla luce il figlio di Brundle. Al suo fianco nel letto c’è Stathis, che la rassicura dicendogli che il figlio in realtà sarà il loro. Riaddormentatasi, Veronica sogna, sorridendo, un bimbo con le ali da farfalla che esce fuori da un bozzolo e vola verso un varco luminoso.
Le altre tre versioni differiscono per alcuni dettagli relativi all’essere o meno incinta di Veronica, ma tutte mostrano il sogno del bimbo con le ali da farfalla. Cronenberg decise alla fine di chiudere il film con latragica uccisione di Brundle, avendo capito che al pubblico, in fondo anche a lui, non interessava granché conoscere il destino dei due sopravvissuti.
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