Proprio sul finire degli anni novanta, nel 1999, Universal mise a segno un grande colpo con La Mummia, remake dell’omonima pellicola del 1932. Scritto e diretto da Stephen Sommers, il film ottenne un grandissimo successo al botteghino mondiale (oltre 416 milioni di dollari) e per questo si decise di creare due sequel, La mummia – Il ritorno del 2001 e La mummia – La tomba dell’Imperatore Dragone del 2008.
Nel film che diede inizio a tutto troviamo nel cast Brendan Fraser, Rachel Weisz, John Hannah, Kevin J. O’Connor e Arnold Vosloo nel ruolo principale della mummia rianimata.
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Trama
Nel 1719 a. C. a Tebe in Egitto nasce un amore proibito tra il gran sacerdote Imhotep e l’amante del faraone. La ragazza per la disperazione si uccide e il sacerdote si lascia andare a gesti disperati suscitando l’ira degli dei. Le divinità gli infliggono una tremenda condanna: venire sepolto vivo nella città di Hamunaptra. 1923: Rick O’Connell, giovane legionario, Evelyn, una bibliotecaria e Jonathan, suo fratello, sono alla ricerca del favoloso tesoro di Imhotep. Suscitano l’ira della Mummia provocando il suo risveglio.
Le riprese: serpenti velenosi, tempeste di sabbia e incidenti quasi mortali
Le riprese de La Mummia iniziarono a Marrakech, in Marocco, il 4 maggio 1998, e durarono diciassette settimane. Come raccontato in una lunga intervista di Entertainment Weekly, la troupe dovette affrontare diverse peripezie, tra cui disidratazione, tempeste di sabbia mentre giravano nel deserto del Sahara, serpenti velenosi, scorpioni e anche un brutto incidente quasi mortale che coinvolse Brendan Fraser. Leggiamo cosa successe.
I serpenti
“Avevamo ricevuto una nota che ci metteva in guardia da un particolare serpente, che se ricordo bene, aveva dei puntini gialli sulla pelle” – racconta Brendan Fraser – “Ci dissero ‘Se vedete questo tipo si serpente non avvicinatevi. Camminate o scappate via, perché nelle migliori delle ipotesi, se vi morde, vi amputeranno l’arto’.
Praticamente un giorno stavo facendo pipì su una roccia, ho guardato in basso e indovinate cosa c’era? Un serpente con i puntini gialli. Ho imprecato dentro di me e la sono data a gambe!“.
La tempesta
“Non avremmo mai pensato che una piccola nuvola nera si sarebbe trasformata in una devastante tempesta di sabbia. È stato accecante, tutte le attrezzature volarono in aria. Una follia” ricorda Kevin J. O’Connor. “Quando sono tornato sul set vidi che la tempesta aveva tolto tutta la vernice dalla mia roulotte!” ha raccontato Arnold Vosloo.
L’incidente di Brendan Fraser
Brendan Fraser se la vide veramente brutta durante una scena che prevedeva l’impiccagione del suo personaggio Rick O’Connell quando si trova in prigione.
“Stavo per morire soffocato. Ho avuto davvero paura” racconta.
Rick doveva penzolare sulla corda e hanno girato la sequenza con uno stuntman con l’imbracatura e il nodo finto. Sembrava tutto fantastico. Poi però avevamo bisogno di un primo piano e sulla passerella c’era una forca del boia e una corda di canapa che legarono con un cappio e mi misero introno al collo. Al primo take stavo regalando la mia miglior interpretazione per fingere un soffocamento. Al che Steven Sommers chiede ‘Possiamo girarne un’altra con più tensione nella corda?’. Io risposi ‘Va bene: facciamone un’altra’.
Non puoi farci niente, ma un cappio intorno al collo ti blocca inevitabilmente le arterie. Così, lo stuntman ha aumentato la tensione della corda, e io sono salito sulle punte dei piedi, poi credo che abbia aumentato di nuovo la tensione e a quel punto mi sono arreso, non sono mica una ballerina! Ricordo di aver visto la telecamera iniziare a fare una panoramica e poi vidi come un’iride nera alla fine di un film muto. Era come abbassare il volume dello stereo di casa, come la Morte Nera che si spegne. Ho ripreso conoscenza con uno dei paramedici che stava urlando il mio nome. Avevo della ghiaia nelle orecchie e faceva davvero male.
Il coordinatore degli stunt si è avvicinato e ha detto: ‘Ciao! Benvenuto nel club, fratello! Ha ha ha! E io ero tipo, “Ha ha, divertente? Pensate quello che volete, ma io ho finito per oggi!”.
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