Amanda Knox si è scagliata contro il film La ragazza di Stillwater, il thriller con Matt Damon diretto da Tom McCarthy parzialmente ispirato all’omicidio di Meredith Kercher. Secondo la Knox, la pellicola rafforzerebbe la sua immagine di persona “colpevole e inaffidabile”.
“Il mio nome vi appartiene? Il mio viso? La mia storia? Continuo a tornare a queste domande perché altri continuano ad approfittare del mio nome, del mio volto e della mia storia senza il mio consenso. Più recentemente il film Stillwater”, ha tuonato su Twitter.
“Non mi è stato consentito di tornare all’anonimato che avevo prima di Perugia. La mia unica opzione è quella di sedermi mentre gli altri continuano a distorcere la mia immagine o combattere per ripristinare la mia reputazione ingiustamente distrutta”.
Knox riferisce la descrizione di Vanity Fair, secondo cui il film è ispirato alla “saga di Amanda Knox”: “L’attenzione errata su di me delle autorità italiane ha portato a un’attenzione errata su di me da parte della stampa. In prigione – scrive – non avevo il controllo della mia immagine pubblica”. “Mi piacerebbe – mette in evidenza Knox – che agli eventi di Perugia ci si riferisse come ‘L’uccisione di Meredith Kercher di Rudy Guede’, il che mi collocherebbe come la figura periferica che avrei dovuto essere, la compagna di stanza innocente”
Nel film Matt Damon interpreta Bill, un tecnico petrolifero dell’Oklahoma, che corre in aiuto della figlia Allison (Abigail Breslin), accusata di omicidio a Marsiglia. Dal canto suo, Damon ha difeso il film, definendolo “molto più una storia umana”.
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