Ospite d’onore nella puntata di oggi a “La volta buona” di Caterina Balivo, Laura Freddi è partita dalla gioventù, ricordando il suo percorso di studi non proprio affine alle sue preferenze:
“Perché ho studiato ragioneria? Negli anni ottanta c’era questa mentalità di dover scegliere un indirizzo per poi subito lavorare. Io ero più brava nelle materie artistiche, quelle filosofiche e letterarie. Un po’ mi è dispiaciuto però è stata anche quella un’esperienza che mi è servita”.
Partendo dall’aneddoto di alcune proposte pubblicitarie ricevute mentre attendeva l’autobus, la conduttrice ha spiegato:
“Accadeva quando andavo a prendere l’autobus all’uscita dalla scuola, ogni tanto mi fermavano per propormi cose di pubblicità. I maniaci però li ho incontrati sull’autobus, succedevano cose brutte… Si avvicinavano persone strane e si sentivano presenze invadenti, mi toccavano mentre eravamo tutti attaccati, eravamo chiusi come sardine per cui non riuscivamo a fare nulla”.
Caterina Balivo non poteva poi chiedere a Laura Freddi l’evento che merita l’etichetta di ‘volta buona’:
“Devo molto ad un programma sportivo per un emittente campana, canale 34, dopo miss teenager mi presero a fare l’assistente del giornalista Paolo Paoletti ed era l’anno in cui il Napoli vinse lo scudetto. Nel frattempo andavo ancora a scuola”
Immancabile la domanda su Paolo Bonolis:
“Si avevo detto che avrei invitato Paolo e Sonia al mio matrimonio, ora che sono ex io sono diventata amica di Sonia, sento più lei che lui al momento”.
Per quanto riguarda la figlia Ginevra, la Freddi ammette:
“Da quando è nata io e il mio compagno non siamo più usciti a cena fuori da soli. Non ci siamo fidati a lasciarla a nessuno e quindi lei è stata sempre con noi”.
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