In una recente intervista al Corriere della Sera, Laura Freddi ha ricordato la sua storia con Fabio Galante, ex giocatore di Livorno e Inter. Ecco un estratto:
Velina e calciatore, ci è cascata anche lei, per quanto a scoppio ritardato.
«Dopo due anni, sì. Facevo il Quizzone con Amadeus e abitavo con Cristina Quaranta (ride), pensi che coraggio che ho avuto, e lo dico perché è una mia amica, sia chiaro. Lei conosceva un sacco di gente, ogni tanto mi presentava qualcuno. Una sera invitò Fabio Galante, io non ne volevo sapere. “Ti prego, non chiamarlo più”. Come non detto. Una sera lui praticamente si legò al termosifone di casa, non voleva andarsene e a quel punto… ho ceduto».
Tre anni insieme.
«Era giovane e bello, giocava nell’Inter, io ero gelosissima, ora non più. Con Fabio diciamo che ce n’era bisogno, ho colto dei segnali importanti, ho cercato di perdonare, ma Milano era piena di vita, di distrazioni. Quelle poche volte che andavo a vederlo in tribuna, se per caso sbagliava un tiro, tutto lo stadio si voltava verso di me, come se fosse colpa mia. Forse pensavano che gli facessi fare la bella vita, in realtà eravamo molto casalinghi».
Al «Quizzone» con Gerry Scotti.
«Non mi pareva vero. Un giorno ripetei il balletto di Nove settimane e mezzo, dietro una tendina montata su rotelle. Durante un movimento con la gamba l’autoreggente si impigliò in una vite e così, scendendo le scale, mi trascinai dietro pure il separé. Il regista urlò: “Stoop!”, Gerry invece era entusiasta, voleva mandarla in onda così».
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