“Entrare e uscire dalla sala operatoria è destabilizzante. Sono stata aperta e chiusa così tante volte che ora non posso più subire così tante operazioni”.
Laura Torrisi, ospite sabato 9 ottobre a Verissimo, presenta in anteprima il libro P.S. Scrivimi sempre in cui ripercorre il calvario che ha dovuto affrontare dopo la diagnosi di endometriosi avvenuta nel 2009: “È una malattia cronica davvero invalidante, sia psicologicamente che fisicamente. Quando ero sul set della fiction “L’onore e il rispetto” prendevo fino a sette antidolorifici al giorno. Facevo fatica ad arrivare a fine giornata”.
Una malattia insidiosa che condiziona ancora oggi la sua vita: “È stata dura perché quando me l’hanno diagnosticata era già in uno stadio avanzato. Ho vissuto dei momenti brutti, anche se non mi sono ammalata di depressione. Non sapevo se avrei potuto avere dei figli e questa cosa mi ha atterrito più di tutto. Poi, è arrivata mia figlia Martina e ho trovato le energie per affrontare il resto”.
A Silvia Toffanin che le chiede se si sia mai fatta aiutare psicologicamente, la Torrisi confessa: “Nei momenti più bui ho chiesto un aiuto psicologico perché, per quanto la famiglia e gli amici possano provare a capire, solo chi ha provato un dolore del genere può comprenderlo fino in fondo”.
Un altro tema che sta a cuore all’attrice siciliana è quello della violenza, un problema che accomuna tante donne: “La violenza assume forme diverse. Non c’è solo quella fatta di botte, ma anche quella psicologica. La mia vita è stata costellata da persone di questo tipo” – e aggiunge: “mi sono anche chiesta cosa si nascondesse dentro di me per attrarre soggetti del genere. Mi sono presa del tempo per capire le motivazioni facendo tanta introspezione”. E conclude: “Ho imparato la lezione. Adesso sto bene anche da sola. Magari arriverà l’uomo giusto, ma se non arriverà non è la fine del mondo”
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