Un buon indicatore del tempo che passa è costituito dalla musica che usciva in un determinato anno. Ci focalizziamo sul 1990. 28 anni fa, quando Ligabue era al suo primo disco, i Pooh vincevano Sanremo, Madonna era già Madonna e Sinead O’ Connor pubblicava una delle sue canzoni indimenticabili. Ecco quindi il 1990 in musica, attraverso le sue canzoni più rappresentative, italiane e straniere:
Attenti al Lupo (Cambio, Lucio Dalla)
Il pezzo è stato scritto da Ron, che però non ne era convinto. Ne ha approfittato Lucio Dalla che, ascoltandolo, ne ha immediatamente intuito il potenziale. Presentato a “Fantastico 90”, il brano è subito schizzato in vetta alle classifiche di vendita. Il pezzo è così diventato il sesto più venduto di quell’anno in Italia.
Sotto questo sole (singolo, Francesco Baccini e i Ladri di biciclette)
Il brano vede la firma di Francesco Baccini, Paolo Belli ed Enrico Prandi ed è stato cantato dal cantautore genovese insieme ai Ladri di biciclette. Si è trattato di uno dei grandi tormentoni dell’estate del ’90, attestandosi al quarto posto nella classifica dei singoli più venduti dell’anno. E poi un altro successo estivo: il pezzo ha anche vinto il Festivalbar.
Piccola stella senza cielo (Ligabue, Luciano Ligabue)
Il pezzo è tra i più famosi dell’intera discografia di Luciano Ligabue, che all’epoca era però uno sconosciuto al suo primo disco. Del brano, una ballata rock, esiste anche una seconda versione incisa nel 2003 e pubblicata come singolo, con un videoclip girato tra i canali di Venezia. E poi esiste anche una cover, sempre del 2003, fatta da Dolcenera. “Piccola stella senza cielo” è una delle canzoni imprescindibili nella scaletta dell’artista di Correggio.
Un’estate italiana (Edoardo Bennato e Gianna Nannini)
Italia ’90. Tutto il mondo ha lo sguardo fisso sul televisore per vedere le imprese dell’11 del proprio Paese ai mondiali. Il pezzo che accompagnerà la nostra Nazionale in quest’avventura lo firma Giorgio Moroder come “To Be Number One”, con testo scritto da Tom Whitlock. La versione italiana, invece, vede la traduzione e anche le voci di Edoardo Bennato e Gianna Nannini. È stato il singolo più venduto in Italia nel 1990.
Uomini soli (Uomini soli, Pooh)
Non possiamo non menzionare “Uomini soli”, il brano che consentì ai Pooh di vincere l’edizione 1990 di Sanremo, al loro debutto assoluto al Festival. Sempre sul palco dell’Ariston, inoltre, il pezzo è stato interpretato in inglese da Dee Dee Bridgewater. Il brano fu inciso a quattro voci e pubblicato nell’omonimo disco. Nonostante i suoi quasi 30 anni, rimane tuttora una delle canzoni di maggior successo del gruppo.
Enjoy the Silence (Violator, Depeche Mode)
Si tratta del pezzo più famoso dei Depeche Mode, secondo singolo estratto dal loro album capolavoro, “Violator”. Il pezzo vede la firma di Martin Lee Gore (ma l’arrangiamento fu stravolto da Alan Wilder) ed è stato registrato nell’89, ma pubblicato solo l’anno successivo. Della canzone esiste anche un videoclip diretto da Anton Corbijn, girato tra la Svizzera, la Gran Bretagna e il Portogallo.
Nothing Compares 2 U (I Do Not Want What I Haven’t Got, Sinéad O’Connor)
Il pezzo porta la firma di Prince, che lo aveva pensato per i suoi The Family, ma ha raggiunto il successo solo cinque anni dopo, con la versione di Sinéad O’Connor. Prince stesso ripubblicherà una nuova versione della canzone nel 1993. Il brano è dedicato a Susannah Melvoin, tastierista dei The Family, che aveva appena terminato una storia d’amore piuttosto burrascosa.
Another Day in Paradise (…But Seriously, Phil Collins)
Brano dedicato a un clochard, di cui Collins racconta il dramma. Il pezzo, che ha riscosso un successo trasversale e internazionale, è stata inserita dalla rivista Billboard all’86esima posizione delle canzoni più belle di tutti i tempi. Il brano è rimasto in vetta alle classifiche americane per un mese consecutivo. È stato l’ultimo grande successo dell’artista britannico.
Vogue (I’m Breathless, Madonna)
Pezzo scritto e prodotto da Madonna stessa insieme a Shep Pettibone. Un successo enorme: il singolo ha venduto più di 6 milioni di copie, facendo diventare Madonna il personaggio che tutti ora conosciamo. Incredibile se si pensa che in realtà il brano era stato concepito come lato B del singolo “Keep It Together”. Il pezzo è stato inserito anche nella colonna sonora del film “Il diavolo veste Prada” nel 2006.
I’m Your Baby Tonight (I’m Your Baby Tonight, Whitney Houston)
Tratto dall’omonimo disco, “I’m Your Baby Tonight” è il singolo di lancio del terzo album di Whitney Houston. La canzone è stata scritta e prodotta da L.A. Reid e Baby Face. Il pezzo è subito entrato nelle classifiche di tutto il mondo, venendo certificato disco d’oro. Il brano è stato inoltre accolto con grande favore anche da parte della critica, che in precedenza aveva contestato alla cantante una svolta commerciale.
(fonte: tg24.sky.it)
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