Le comiche è un film del 1990 diretto da Neri Parenti con Renato Pozzetto e Paolo Villaggio. È il primo film di una fortunata trilogia, seguito da Le comiche 2 (1991) e Le nuove comiche (1994).
Trama
Due modesti comici in fuga davanti ad una locomotiva “escono” dallo schermo del cinema e si trovano immischiati in avventure quotidiane. Restauratori in una Chiesa dove si celebra un matrimonio, finiscono con lo sconvolgere gli sposi, gli invitati e il rito stesso. Assunti da un benzinaio danno prova di storditaggini distruggendo la stazione di servizio. Così presso un albergo sulle Alpi dove, sempre a causa dei guasti provocati come piazzisti di una macchina schiumogena lavapavimento, sono obbligati dal padrone a far da sguatteri per ripagare i danni. Impassibili, i due diventano agenti di pompe funebri (ancora guai) per passare a collezionare piccoli incidenti su di una spiaggia gremita di vacanzieri e finire come sosia di due mafiosi siculi, che li hanno destinati a morire ammazzati al loro posto. Le avventure avranno termine solo con il rientro nello schermo del cinema mentre la gente si allontana perché lo spettacolo è finito.
Cast:
Paolo Villaggio: Paolo
Renato Pozzetto: Renato
Enzo Cannavale: il sacerdote
Fabio Traversa: Mario, lo sposo
Alessandra Casella: Domitilla, la sposa
Gian: Amilcare, il marito geloso
Tiziana Pini: la moglie del marito geloso
Sal Borgese: il benzinaio
Giovanni Cianfriglia: il camionista “manesco”
Renato D’Amore: l’albergatore
Ennio Antonelli: il pizzaiolo
Giampaolo Saccarola: lo scagnozzo dei due gangster
Andrea Belfiore: la spogliarellista del night club
Pierfrancesco Villaggio: la guardia del locale, incaricato alla perquisizione
Franca Scagnetti: un’invitata al matrimonio
Piero Vivaldi: Il parente del defunto che sceglie la bara
Valentino Simeoni: l’uomo al locale con il sigaro in bocca
Andrea Gnecco: mafioso del clan dei “Marsigliesi”
Luigi Nicolosi: mafioso del clan dei “Marsigliesi”
Pasquale Africano: l’automobilista che rinviene la vettura senza tappezzeria rimossa dall’aspirapolvere
Curiosità
Il film è stato realizzato principalmente fra Roma ed il suo hinterland.
A Roma si possono ricordare alcuni luoghi come:
- Il night club dei Marsigliesi (già utilizzato nel film Ho vinto la lotteria di capodanno col nome de L’orso cattivo), per la scena del tentato omicidio dei sosia dei due gangster; oggi tale locale si chiama Ristobar Le Rune ed è situato in via Monte Testaccio 46;
- la villa dei due gangster, ovvero l’odierna villa alle Rughe;
- l’agenzia di pompe funebri dei due protagonisti, che sarebbe il Teatro 5 degli studi De Paolis.
Fuori Roma vennero sfruttati luoghi come:
- la spiaggia ai piedi del castello di Santa Severa a Santa Marinella;
- la chiesa San Biagio a Sacrofano, per le scene del matrimonio;
- la piazza dell’agguato, sotto la Torre del Marangone a Civitavecchia;
- il parcheggio della stazione di Orte, per la scena dell’inconsolabile vedova;
- il Lungomare dei navigatori Etruschi a Cerveteri;
- il luogo della sparatoria tra i Marsigliesi ed i gangster sosia dei protagonisti a Campo di Mare di Cerveteri;
il distributore in via del Casale di Sant’Angelo a Tragliatella di Fiumicino; - l’Hotel Post (ai tempi Hotel Ortles) a Solda, l’albergo in Alto-Adige.
Molte delle gag improvvisate da Villaggio e Pozzetto sono tratte da vecchie comiche di Stanlio e Ollio, Ridolini, Buster Keaton, Harold Lloyd e Charlie Chaplin. Vedi l’episodio ambientato nell’albergo tirolese tratto dal film Avventura a Vallechiara (1938) con Stan Laurel e Oliver Hardy.
La location dell’episodio ambientato al mare è lo stesso castello presente nei film Superfantozzi, Casa mia casa mia… e Tre metri sopra il cielo.
Nel film ha preso parte anche il figlio di Paolo Villaggio, Pierfrancesco Villaggio, nella parte dello scagnozzo del clan dei marsigliesi.
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