L’esercito delle 12 scimmie è uno dei thriller fantascientifici più celebri degli anni ’90. Diretto da Terry Gilliam (Brazil, Le avventure del Barone di Munchausen, La leggenda del re pescatore), vanta un cast di grandi attori, tra cui Bruce Willis, Madeleine Stowe, Brad Pitt, Christopher Plummer e David Morse.
Il film venne realizzato con un budget molto ridotto (circa 29 milioni di dollari) ma ebbe un ottimo successo al botteghino con oltre 168 milioni di dollari incassati in tutto il mondo.
Trama
In un distopico 2035 la popolazione del pianeta Terra è stata quasi completamente cancellata da un attentato batteriologico su ampia scala. Tra i pochi sopravvissuti, che si nascondono sotto terra per evitare il contagio letale, c’è il detenuto James Cole (Bruce Willis). L’uomo accetta di partecipare ad un rischioso progetto per poter ricevere la grazia ed evitare la pena di morte. Alcuni scienziati, infatti, hanno intenzione di utilizzare i carcerati per studiare l’attuale situazione della superficie e per scoprire le dinamiche che hanno portato alla catastrofe mondiale. Nella speranza di trovare un antidoto, gli scienziati inviano alcuni volontari tra cui Cole nel passato per indagare sul misterioso gruppo ecologista chiamato ‘L’esercito delle 12 scimmie’, che si ritiene essere responsabile dell’accaduto. A causa di un errore, Cole viene spedito nel 1990 ovvero ben 6 anni prima dell’attentato.
L’uomo viene arrestato e condotto in una clinica psichiatrica, dove fa la conoscenza di Jeffrey Goines (Brad Pitt) e della dottoressa Kathryn Raily (Madeleine Stowe). Per colpa delle massicce dosi di psicofarmaci che è costretto ad assumere, Cole rivela la sua vera identità e il motivo per cui ha viaggiato nel tempo ma nessuno sembra credergli. Fortunatamente, l’uomo viene prelevato da alcuni complici per continuare la sua missione. Dopo altri sbalzi temporali, Cole viene spedito nel 1996 a pochi mesi dal contagio. Qui incontra nuovamente Kathryn, per la quale inizia a nutrire un forte sentimento, e scopre che i suoi racconti hanno ispirato Jeffrey a creare ‘L’esercito delle 12 scimmie’. Dal momento che l’amico si scopre essere figlio di un noto virologo, Cole crede che i sospetti degli scienziati siano fondati e che l’attentatore possa essere l’amico. Mentre Kathryn accetta di aiutare il viaggiatore, Cole dovrà fare i conti con la validità delle sue intuizioni…
L’assenza di nicotina in Brad Pitt
Con L’esercito delle 12 scimmie Brad Pitt si guadagnò la sua prima nomination all’Oscar. All’epoca non era ancora molto conosciuto, aveva fatto Intervista col vampiro, ma la sua fama doveva ancora esplodere. Terry Gilliam ci vide lungo e gli assegnò la difficile parte di Jeffrey Goines. Per l’iconica scena in cui il suo personaggio pronuncia maniacalmente i dialoghi nervosi e rapidi nel manicomio, Terry Gilliam era profondamente preoccupato che l’attore, allora alle prime armi, non fosse in grado di portare a termine il discorso in modo credibile. Di conseguenza, Gilliam fece ricorso alla deprivazione sensoriale per ottenere una performance migliore: mandò Pitt a lavorare con un logopedista per prepararsi al discorso e gli tolse le sigarette a Pitt per fargli raggiungere lo stato d’animo giusto per pronunciare il discorso così come era stato scritto.
Lo stipendio di Bruce Willis
La prima scelta di Terry Gilliam per interpretare il ruolo di James Cole fu Jeff Bridges, ma Universal voleva una star del cinema più grande per interpretare la parte, che quindi ricadde su Willis. Una volta scelto, Gilliam diede all’attore un elenco di “Bruce Willis Acting Clichés” da evitare. Willis prese a cuore questo consiglio e regalò una grandissima interpretazione. Pur di partecipare al film, Willis accettò un drastico taglio di stipendio: venne pagato solo dopo l’uscita del film.
Commenti recenti