Con l’arrivo della nuova serie Marvel She-Hulk ci è sembrato inevitabile ripercorrere la storia del gigantesco umanoide dalla pelle verde, da sempre uno dei personaggi centrali dell’intero universo Marvel Comics. Cinematograficamente parlando (mettendo da parte la serie TV con Lou Ferrigno), quello di Hulk è stato un percorso tortuoso, avviato nel 2003 con un primo stand alone diretto da Ang Lee con protagonista Eric Bana, a cui fece seguito, cinque anni dopo, nel 2008, il reboot L’incredibile Hulk con Edward Norton, affiancato nel cast da Liv Tyler e Tim Roth. Quel film è a tutti gli effetti il secondo film del Marvel Cinematic Universe, uscito dopo Iron Man, ma come sappiamo tutti, le cose non andarono perfettamente lisce: gli incassi non furono ottimali (con 264 milioni è l’opera cinematografica che ha reso meno nella storia dell’Marvel Cinematic Universe) ma sopratutto quella fu l’unica occasione in cui Norton interpretò Hulk. L’attore si tirò indietro dai successivi progetti, provocando un recasting da parte della Marvel, che scelse Mark Ruffalo. Ma perché Norton non volle più interpretare Hulk? Ve lo spieghiamo, ma prima leggiamoci come venne scelto.
Il casting di Edward Norton
Norton non fu la prima scelta per Hulk. Inizialmente venne preso in considerazione David Duchovny (il Fox Mulder di X-Files), anche se il regista, originariamente, già preferiva Mark Ruffalo, che poi avrebbe interpretato lo scienziato in tutte le pellicole del Marvel Cinematic Universe.
La scelta definitiva di Norton fu motivata da varie considerazioni: Gale Anne Hurd aveva apprezzato il modo in cui aveva rappresentato personalità sdoppiate in Schegge di paura (1986) e Fight Club (1999), mentre a Kevin Feige, egli ricordava Bill Bixby, che impersonò il protagonista nella serie televisiva insieme a Lou Ferrigno nel ruolo di Hulk, il quale a sua volta sottolineò che l’attore “ha un aspetto fisico [e una] personalità simili a quelle di Bixby”.
Norton in più era un fan del personaggio ed estimatore delle prime uscite dei fumetti, della serie e delle opere di Bruce Jones. Aveva già espresso interesse a ricoprire il ruolo per Ang Lee, ma rifiutò la parte, sostenendo: “Mi sentii a disagio e mi misi sulla difensiva di fronte a una versione che secondo me, alla fine, sarebbe risultata brutta, in quanto il film “si allontanava molto dalla storia a cui tanti erano abituati, […] che era la storia di un fuggitivo”. Quando incontrò Leterrier e la Marvel, apprezzò, invece, la loro idea e pensò che si fossero rivolti a lui per curare il progetto. Quindi l’attore riscrisse la sceneggiatura, lavoro quest’ultimo che a detta del regista conferiva alla storia di Bruce una notevole gravitas.
Perché Edward Norton lasciò Hulk
Per tutti fu una grande sorpresa scoprire che Norton non avrebbe partecipato a The Avengers insieme a Chris Evans, Chris Hemsworth e Robert Downey Jr.In un comunicato stampa ufficiale, il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva dichiarato così la sua fuoriuscita:
Cerchiamo un attore che incarni la creatività e lo spirito collaborativo degli altri talentuosi membri del cast.
A quel tempo, non sono state date altre informazioni a riguardo al recasting, ma è stato sottolineato che la decisione di escludere Norton non aveva a che fare con il compenso richiesto dall’attore.
Per diversi anni, Edward Norton ha mantenuto riserbo sul perché decise non di non proseguire il suo cammino nei panni di Bruce Banner / Hulk, salvo poi spiegare finalmente la sua posizione.
Norton addusse infatti come motivazione il non voler restare imbrigliato per troppo tempo in un solo personaggio, perdendo così l’opportunità di prender parte ad altri progetti:
“C’erano così tante cose da fare, io cercavo la diversità. In pratica ho rispettato il patto che avevo fatto con me stesso di cercare di fare cose diverse. Forse, a livello del subconscio, non volevo che tutti mi vedessero solo per un ruolo e che questa cosa si riflettesse su di me come attore” furono le parole dell’attore al riguardo.
“Penso che una cosa di possa fare solo una volta, se continui rischia di diventarti come un vestito cucito addosso. Diventi solo quello agli occhi della gente. Se avessi continuato, non avrei fatto Moonrise Kingdom, Gran Budapest Hotel, Birdman, perché si sarebbero tutti sovrapposti agli Avengers. E questi film era prioritari per me. Continuo lo stesso ad essere un fan dei supereroi, e sono davvero felice di esserne stato uno almeno una volta“.
Commenti recenti