Chi è nato negli anni Novanta, non può non voler bene a Lindsay Lohan, la star che (insieme a Hilary Duff e le gemelle Olsen, per citarne altre) ha meglio accompagnato i primi anni del nuovo Millennio con film e ruoli ai quali siamo rimasti tutti molto attaccati. 

Dopo anni di lontananza dai set (quasi un decennio, dal 2013 al 2022) la carriera di Lindsay ha ripreso a decollare: oggi compie 38 anni, è sposata e mamma di un bambino. Le auguriamo buon compleanno ripercorrendo la sua brillante carriera, ma anche quei disastrosi anni che l’hanno vista entrare ed uscire di galera in continuazione per uso di sostanze e comportamenti inappropriati. 

L’esordio e l’immediato successo

Nel 1998 ci rapisce con la sua dolcezza (e talento) in Genitori in trappola, film di Nancy Meyers in cui la stessa Lohan interpreta due gemelle, Hallie e Annie, la prima americana, la seconda di Londra, che cercano di far rimettere insieme i loro genitori (Dennis Quaid e la compianta Natasha Richardson). Un film diventato un cult di fine anni ’90, ancora oggi molto emozionante e divertente da rivedere (se volete, su Disney +).  LEGGI QUI ALCUNE CURIOSITÀ SU GENITORI IN TRAPPOLA

Nel 2003, all’età di 17 anni, sfonda al fianco di Jamie Lee Curtis in Quel pazzo venerdì (Freaky Friday), suo secondo film a diventare un instant cult: vittime di un potente incantesimo, mamma e figlia (adolescente) si ritrovano a vivere l’una nel corpo dell’altra. Il film ha un grandissimo successo grazie alle tante situazioni esilaranti e la bravura delle due interpreti e nel 2024, oltre vent’anni dopo, viene annunciato ufficialmente il sequel con il ritorno sia della Lohan sia della Curtis. 

Nel 2004 arriva Mean Girls, il film che consacra Lindsay Lohan facendola diventare una delle star teenager più amate al mondo. Nel 2005 recita ancora per Disney in Herbie – Il super Maggiolino al fianco di Michael Keaton mentre nel 2006 appare nella commedia romantica Baciati dalla sfortuna con Chris Pine. Nello stesso anno appare in pellicole di altro spessore, nel Radio America di Robert Altman e in Bobby di Emilio Estevez, pellicola che narra l’assassinio del senatore Robert Kennedy dal punto di vista di 22 personaggi. L’anno seguente appare in un altro film lontano dai toni disneyani che avevano avviato la sua carriera: Chapter 27 – L’assassinio di John Lennon in cui recita al fianco di Jared Leto.

Nel 2010 un altro cambio di genere: appare in Machete di Robert Rodriguez, nel 2013 fa un piccolo cameo in Scary Movie V nei panni di se stessa e nel medesimo anno recita per Paul Schrader in The Canyons, presentato alla 70ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Da lì, la Lohan si allontana dagli schermi per un decennio buono. 

L’abuso di alcol e droghe e i procedimenti giudiziari

Più o meno all’età di 20 anni, Lindsay Lohan comincia una turbolenta relazione con l’alcol e le droghe che le crearono non pochi problemi con la giustizia. Dal 2007 al 2015 viene arrestata numerose volte ed entra in svariati programma di disintossicazione. Qui nel dettaglio quanto le è accaduto:

Nel 2007 un primo incidente in macchina sotto effetto di alcol la fa ricoverare per 45 giorni in una clinica specializzata in disintossicazione da alcol e droga in California. Viene arrestata e rilasciata su cauzione, ma sempre nel 2007 viene di nuovo arrestata a Santa Monica per avere guidato in stato di ebbrezza e le viene rinvenuta della cocaina in tasca. Il 24 agosto 2007, Lohan è stata condannata a un giorno di reclusione e a 3 anni di libertà condizionata per possesso di droga e guida in stato di ebbrezza. Ha dovuto, inoltre, partecipare per 18 mesi a un programma di rieducazione contro alcol e droghe poiché era già stata arrestata due volte in passato.

Nel novembre 2007 Lohan viene nuovamente fermata e arrestata dalla polizia questa volta per guida in stato di ebbrezza: è stata portata nel carcere di Los Angeles ma è stata rilasciata 84 minuti dopo. Fu rilasciata dalla prigione perché secondo le indagini la giovane attrice non avrebbe compiuto infrazioni di natura violenta. Nel marzo 2009 viene spiccato un mandato di cattura a suo carico da parte della polizia di Beverly Hills per non aver partecipato con regolarità alle sedute di terapia antialcolismo. Il giorno dopo il mandato verrà revocato per “malinteso”, come faranno sapere i legali della Lohan.

Nel luglio 2010 è stata condannata a 90 giorni di reclusione per violazione dei termini della libertà condizionale. La Lohan ha iniziato a scontare la pena detentiva il 20 luglio nel carcere di Los Angeles, nel quale resterà tuttavia per soli 14 giorni. Il 25 settembre 2010 è stata liberata su cauzione dal carcere di Lynwood, dopo avervi trascorso una quindicina di ore: un giudice di Beverly Hills ne aveva ordinato l’arresto perché l’attrice è risultata positiva al test della droga, condannandola così a 30 giorni di reclusione. Tuttavia verso fine ottobre un giudice ha definitivamente deciso che la Lohan non dovrà trascorrere neanche un giorno in carcere.

Nell’aprile 2011 viene condannata da un giudice di Los Angeles a 4 mesi di reclusione e 480 ore di lavoro ai servizi sociali. La condanna è arrivata al termine del processo che la vedeva imputata per il furto di una collana del valore di 2.500 dollari: in quel periodo, la Lohan era in libertà vigilata. In appello tuttavia i 4 mesi di carcere vengono convertiti dalla giudice in 14 giorni di arresti domiciliari. Nel novembre 2011 la stessa giudice la condanna a 30 giorni di reclusione per non aver adempiuto agli obblighi previsti dalla condanna relativa al furto di una collana, in particolare per aver disertato le ore di lavoro che avrebbe dovuto svolgere in una casa d’accoglienza per donne senzatetto; di quei 30 giorni però ne sconterà solo una minima parte, per la precisione verrà rilasciata dopo 4 ore di detenzione a causa di un non meglio precisato “sovraffollamento delle carceri femminili”.

Questa sarà la quinta volta che alla Lohan vengono concessi significativi sconti sulla pena da espiare in carcere. Il 19 settembre 2012 investe un pedone con la sua Porsche Cayenne a Manhattan. Sarà arrestata e poi rilasciata con l’obbligo di comparire in tribunale per aver abbandonato la scena dell’incidente. Fortunatamente il pedone non ha riportato gravi lesioni. Il 18 marzo 2013 evita il carcere, patteggiando la pena (dovuta a guida spericolata, false informazioni e resistenza ad un ufficiale di polizia) con 90 giorni in una struttura riabilitativa. Viene inoltre condannata a 180 giorni di reclusione per aver violato la libertà condizionata ottenuta dopo il furto di un gioiello avvenuto nel 2011. Tuttavia secondo il giudice l’attrice eviterà il carcere anche in questo caso se rispetterà i termini dell’accordo che tra le altre cose prevede 18 mesi di psicoterapia e un mese di servizio comunitario. Il 28 maggio 2015 un giudice ha posto fine alla libertà condizionata dell’attrice dopo che questa aveva completato i servizi socialmente utili derivanti dalla condanna per guida in stato di ebbrezza del 2012, rendendo la Lohan finalmente libera da problemi giudiziari per la prima volta in quasi 8 anni.

Il ritorno sugli schermi e la maternità

Nel 2022 Lindsay Lohan è tornata a recitare in un film di Natale di gran successo su Netflix, Falling for Christmas, e la sua carriera riprende nuovo smalto. Nel 2024 è apparsa in un piccolo cameo nel nuovo Mean Girls (l’adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Broadway), nello stesso anno è stata coprotagonista della commedia di Netflix Irish Wish – Solo un desiderio e, come vi anticipavamo sopra, poche settimane fa è arrivato l’annuncio che apparirà al fianco di Jamie Lee Curtis nel sequel di Quel pazzo venerdì.

 

 

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Nel 2022 si è sposata con  il banchiere di origine araba Bader Shammas e nel 2023 è diventata mamma per la prima volta di Luai, nato a Dubai. Qui trovate diverse foto della coppia con il loro bimbo:

 

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