Ospite della trasmissione Oggi è un altro giorno, Lino Banfi ha parlato della sua straordinaria carriera, dell’amore con Lucia Lagrasta, con la quale ha festeggiato i 60 anni di matrimonio, ma anche del recente incontro con Papa Francesco. Queste le sue emozionate parole e il racconto del colloquio con il Pontefecie:
«Abbiamo chiacchierato molto e ho cercato di farlo sorridere», racconta prima di mostrare la dedica con su scritto “Al mio amico nonno d’Italia per il bene che fa, per l’anniversario del suo matrimonio e perché continui a pregare…”. «Mi ha messo a mio agio – continua – e ha cominciato a ridere quando gli ho detto “Non capisco perché si chiamano bellici perché sono bruttici“».
«Ero convinto di emozionarmi, ma lui mi ha trasmesso serenità, mi ha messo a mio agio e abbiamo chiacchierato da amici. Io gli ho detto: “La devo fare sorridere, in un momento così brutto bisogna sorridere”. Ho fatto qualche battuta che lui ha gradito».
«Mi ha detto che sono il nonno d’Italia, che quello che faccio fa bene all’umanità. Sono rimasto spiazzato, ho pensato che fosse impossibile non voler bene a quella persona. Non solo per devozione: vedere l’occhio lucido del Papa è stata una gioia incredibile, mi stavo per commuovere anche io»
Non solo sorrisi, ma anche commozione quando si è parlato della moglie malata di Alzheimer:
«Quando abbiamo chiacchierato di mia moglie ha cambiato faccia. Abbiamo fatto 60 anni di matrimonio e mia moglie mi aveva detto “Visto che vai dal Papa, che è più vicino a Gesù, pregalo se ci fa morire insieme”. Si è quasi commosso e mi ha detto “Mi sarebbe piaciuto tanto poterlo fare, ma voi dovete vivere a lungo”». Sulla moglie spiega: «Si continua sempre con piccoli passi. Io la faccio ridere, ma anche lei. Mi ha sempre detto che a un certo punto della malattia non riconoscerà neanche me e a volte mi fa gli scherzi. Avrà imparato a recitare».
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