Lino Banfi è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera, ecco un estratto:
Zalone un erede…
«Certo! Ma anche Pio e Amedeo e non perché foggiani. Sono nazionalpopolari come me e hanno più coraggio: parlano un linguaggio forte, che fa ridere, io non ne sarei capace».
Tra gli innumerevoli personaggi da lei interpretati, quello che più amato?
«Nonno Libero! Sono orgoglioso di questo ferroviere sanguigno, talmente amato, che la gente per strada mi chiama proprio così! All’estero è considerato un vessillo dell’Italia, come la pasta e il buon vino».
Il personaggio che ha amato meno?
«Non ricordo miei film brutti, nemmeno quelli cotti e mangiati. Non mi sono mai pentito delle commedie sexy, definite “zozzette”, ma per carità… Edwige Fenech, cara amica e compagna di scena, si faceva continuamente le docce, era pulitissima! E non venivamo nemmeno criticati, i critici ci ignoravano! Anche se poi, qualcuno di loro mi confessò che, di nascosto, andava a vedere quei film, perché si divertiva da matti».
fonte CORRIERE
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