Lo squalo ha compiuto lo scorso anno 45 anni e uno dei suoi protagonisti è stato il grande attore Robert Shaw. Rivederlo dopo tempo ha fatto crescere in noi la consueta voglia di approfondire qualche dettaglio rimasto inesplorato del film. Uno dei momenti migliori del film è il monologo di Quinn che ricorda l’affondamento della Corazzata Indianapolis durante la seconda guerra mondiale dove molti soldati vennero mangiati dagli squali. 

Da qui siamo partiti per analizzare il comportamento dell’attore Robert Shaw e tutta la sua carriera. 

(Clicca qui per leggere Richard Dreyfuss che stava per rifiutare il suo ruolo)

LA RIVALITÀ TRA ROBERT SHAW E RICHARD DREYFUSS

Robert Shaw e Richard Dreyfuss erano molto in contrasto tra loro, una relazione che alla fine ha migliorato la loro performance  durante le riprese. La forte tensione tra il vecchio burbero Capitan Quint e il giovane, sarcastico oceanografo Matt Hooper è dovuta in parte non solo alla rivalità sul set ma anche nella vita reale degli attori.

Secondo Dreyfuss, lui e Shaw avevano una relazione pacifica prima di girare le loro scene insieme. Nel documentario di Biography Channel,  Jaws: The Inside Story , l’attore ha affermato che Shaw ha mantenuto privatamente un comportamento gentile, ma sul set “era posseduto da un malvagio demone che mi avrebbe reso la sua vittima”. Il compianto Roy Scheider, che interpretava Brody , ipotizzava che Shaw fosse infastidito dall’eccessiva arroganza di Dreyfuss. Il bere abituale di Shaw non aiutò nemmeno a calmare il suo umore, e l’inimicizia tra i due iniziò a crescere.

 

L’ALCOL SUL SET

Sebbene rispettato come attore, la difficoltà di Robert Shaw con l’alcool era una frequente fonte di nervosismo durante le riprese. Nelle successive interviste  Roy Scheider ha descritto la sua co-star come “un perfetto gentiluomo quando era sobrio“. Secondo il libro dello sceneggiatore Carl Gottlieb ,”The Jaws Log”, Shaw stava prendendo un drink tra un ciak e l’altro quando affermò “vorrei poter smettere di bere”. Con grande sorpresa della troupe Richard Dreyfuss ha semplicemente afferrato il bicchiere di Shaw e lo ha gettato in mare. Quando è arrivato il momento di girare la famigerata scena della USS Indianapolis il copione prevedeva che tutti e tre fossero un po’ brilli, quindi un po’ di alcol reale avrebbe dato maggiore credibilità alla situazione. Shaw ha tentato di fare il monologo in stato di ebbrezza, ma era impossibile utilizzare quella scena. Uno Shaw dispiaciuto chiamò Steven Spielberg a tarda notte chiedendogli di fare un altro tentativo. Il giorno dopo ci fu la ripresa con la mitica scena di Shaw girata in un unico ciak a testimonianza della sua grandezza. 

(Clicca qui per leggere le curiosità sul film)

Negli speciali del film per il 45 anniversario con l’edizione in 4k si vede proprio Dreyfuss che ricorda Shaw parlando di “Uomo competitivo e molto intelligente”

 

LA PREMATURA MORTE DI ROBERT SHAW

Durante la realizzazione del suo ultimo film, Avalanche Express ,Robert Shaw è morto di infarto. Si sentì male in macchina. Accostò sul ciglio della strada, scese dal veicolo per prendere un po ‘d’aria, e non appena chiuse la portiera del conducente, Shaw collassò e morì per un grave attacco di cuore. Poiché il film era incompleto, la voce di Shaw è stata rimossa dal film e sovraincisa dall’attore Robert Rietti.

Robert Shaw era un uomo di grande talento, intelligente e complesso, guidato da una grande ambizione. La sua morte prematura, all’età di 51 anni, sul ciglio di una strada in Irlanda, fu una triste fine per un attore così immensamente talentuoso.

FONTE SCREENRANT

FONTE IMDB

FONTE DANGEROUSMIND