Loredana Berté si è aperta in una nuova intervista con il Corriere della Sera nella quale tornata a parlare dell’infelice relazione avuta con il campione di tennis Björn Borg. “La mia fesseria più grande? Lasciare la mia carriera per seguire Björn in Svezia. Credevo di farmi una famiglia ma non è andata così”.
Borg e la Bertè furono sposati per 3 anni, sul finire degli anni ’80, dopo essere conosciuti dieci anni prima. Un matrimonio burrascoso, frequentemente colpito da crisi e liti, a quanto pare a causa del carattere troppo possessivo del giocatore e delle interferenze della famiglia di lui, che non vedeva di buon occhio la sorella di Mia Martini.
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Nell’intervista al Corriere, la Bertè ha parlato anche di molto altro, come ad esempio della sua celebre esibizione a Sanremo nella quale mette in scena una coreografia in cui simula una finta gravidanza, con tanto di pancione:
“Di quello non mi pentirò mai. È stato un atto di liberazione, il grido di emancipazione di una donna. Una donna incinta non è malata, anzi è il momento in cui è più forte, dà vita a un altro essere umano. Quell’esibizione fu come un video fatto dal vivo: un mese di prove a Roma, un balletto in stile Madonna pensato da Franco Miseria, ma tutti parlarono solo della pancia”.
Alla domanda su qual è stato il momento della carriera in cui hai pensato di mollare, Loredana risponde:
“Quando è venuta a mancare Mimì nel 1995. Mi sono chiusa in casa a fissare il soffitto per 2 anni. Poi ho incanalato tutto quel dolore sempre e comunque nella musica”.
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