S’infiamma la polemica online, che vede scontrarsi a distanza Luca Jurman e LDA, figlio di Gigi D’Alessio, che è stato qualche anno fa concorrente ad “Amici”. Il cantante scendeva in campo nel mezzo della polemica esplosa sull’edizione corrente di Amici 23, a seguito dell’attacco del professore sull’utilizzo dell’autotune e sui correttori vocali, utilizzati da sempre più allievi nel talent di Canale 5:
“È normale che ti riferisci a me, ad Angelina (Mango, ndr), ad Holden (Joseph Carta, ndr)… Io penso che siamo tutti e tre bravi artisti. L’autotune tutti lo usano, soprattutto in fase di registrazione, poi se non ti piace un programma non lo vedere, lascia stare questi ragazzi, basta”.
Non si è fatta attendere, dunque, la risposta di Luca Jurman:
“Caro LDA, ci ho messo un po’ per rispondere pubblicamente alle tue storie riferite a me. Io non ho nulla contro i figli d’arte, a me non interessa di chi uno è figlio, può esserlo anche del Papa, l’importante è che il talento sia indiscusso e che lo dimostri. La mia battaglia, infatti, è rivolta da tanto tempo direttamente al sistema che vuole trasformare ad ogni costo, per scopi antietici, la musica di oggi in semplici numeri”.
Quindi, Jurman chiarisce la sua posizione, anche rispetto al tema degli effetti musicali utilizzati ad Amici:
“Anche se non amo i correttori non sono sempre totalmente contro il loro utilizzo se vengono veramente usati in modo particolare. O per non buttare via, che ne so, l’intera performance di registrazione. Quello che però io non posso accettare è che questi vengano usati in una scuola di canto come strumenti di sostituzione della capacità canora. Facendo passare il messaggio che è inutile studiare se puoi stonare e risultare comunque perfetto”.
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