Gli eredi di Lucio Battisti hanno vinto a Milano in appello contro il colosso discografico Sony Music. La nota casa discografica accusava la moglie dell’artista Grazia Letizia Veronese e il figlio Luca Battisti – avanzando la richiesta di un risarcimento di 8.5 milioni di euro – di “aver revocato il mandato alla SIAE per l’utilizzazione online delle opere musicali di Lucio Battisti, in tal modo, impedendo aSony Music di commercializzare le registrazioni fonografiche delle canzoni interpretate da Lucio Battisti sulle principali piattaforme digitali, Spotify su tutte”.
La Corte d’appello di Milano, ha confermato la sentenza di primo grado, che aveva già respinto le domande della Sony Music, condannando la casa discografica al pagamento delle spese processuali. Sony Music ha preannunciato che proporrà ricorso in Cassazione.
L’avvocato Simone Veneziano, legale degli Eredi di Lucio Battisti ha spiegato: “Il giudice chiarisce, per la prima volta, che i contratti discografici stipulati da Lucio Battisti oltre cinquanta anni fa con i produttori fonografici danti causa di Sony Music non consentono, senza adesso il consenso (degli Eredi) di Lucio Battisti (o dei suoi Editori musicali), né di utilizzare on line le registrazioni fonografiche che incorporano le interpretazioni a suo tempo eseguite da Lucio Battisti, né di utilizzare le medesime registrazioni fonografiche per la pubblicità di prodotti commerciali”.
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