Maledetto il giorno che t’ho incontrato è uno dei cult di Carlo Verdone, uscito nel 1992. È uno dei suoi film più riusciti, mrito anche dell’alchimia perfetta con la coprotagonista Margherita Buy.
TRAMA
Bernardo, giornalista romano che vive e lavora a Milano, frequenta un analista perché, dopo essere stato lasciato dalla sua compagna Adriana, soffre di depressione e ipocondria. Contemporaneamente si appresta a terminare una biografia su Jimi Hendrix con la promessa di rivelazioni sulla reale natura della sua scomparsa. Durante le sue sedute conosce Camilla, attrice complessata e da tempo innamorata dell’analista, che, al pari di Bernardo, fa largo uso di antidepressivi ed ansiolitici. Tra loro nasce una profonda amicizia, che si trasformerà in amore quando i due, dopo un litigio, si ritroveranno casualmente in Inghilterra, dove lui si reca in cerca di notizie per la biografia di Hendrix e lei è in tournée per uno spettacolo teatrale.
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Curiosità
- Nel film c’è un cameo del musicista e recensore musicale Richard Benson nel ruolo di se stesso come conduttore della trasmissione Juke-box all’idrogeno. Alla fine del programma Benson si esibisce in un assolo alla chitarra sulla sigla finale.
- La pellicola si aggiudicò ben 5 David di Donatello, per Migliore sceneggiatura a Carlo Verdone e Francesca Marciano, Miglior attore protagonista a Carlo Verdone, Migliore attrice non protagonista a Elisabetta Pozzi, Miglior fotografia a Danilo Desideri e Miglior montaggio a Antonio Siciliano.
- Il film che vanno a vedere al cinema è Arma non convenzionale, un b-movie del 1990 diretto da Craig R. Baxley, con protagonisti Dolph Lundgren e Brian Benben.
- Ad un certo punto Verdone, sdraiato su un divano, sta’ lasciando un messaggio alla sue ex riprendendosi con una sofisticata videocamera. Alla fine del messaggio preme lo stop sul telecomando della videocamera ma si vede chiaramente che il nastro continua girare.
- la sceneggiatura è stata scritta insieme a Francesca Marciano, che si occupò del personaggio di Camilla, mentre lui si occupò di quello di Bernardo. Si legge dal sito di Carlo Verdone:“…L’intuizione di scrivere Maledetto il giorno.. con Francesca Marciano, mi aiutò molto a cambiare registro di commedia. Lei scrisse la Buy, io scrissi me stesso. Fu un ping pong perfetto. In quel film c’è tutto il Carlo Verdone vero. Tutto ciò che amo, che ho amato, che ero e che sono, sta tutto in quel film. Un omaggio ad Hendrix ma anche alla mia ipocondria che dopo quel film sparì notevolmente. In pratica avevo fatto una sorta di autoanalisi davanti al pubblico”.
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