Due anni dopo l’incredibile successo ottenuto da Mamma, ho perso l’aereo, Chris Columbus e John Hughes ripropongono la stessa squadra vincente per un sequel, Mamma, ho riperso l’aereo e mi sono smarrito a New York. Tra chi lo reputa ancora più bello del precedente a chi invece pensa che sia troppo forzato e che il primo sia insuperabile, Home Alone 2 è comunque un grande cult, di cui a Natale non possiamo non parlare.
Trama
La numerosa e caotica famiglia McCallister decide di passare le vacanze natalizie in Florida, ma all’aeroporto il piccolo Kevin si perde e sbaglia aereo, ritrovandosi così a New York. Mentre i genitori lo cercano, Kevin decide di sfruttare la ghiotta occasione per sperare i soldi della famiglia occupando una lussuosa suite all’Hotel Plaza. Essere soli in una grande città non è però così bello come credeva, ed ecco che per Kevin cominciano i guai: dapprima viene scoperto dai gestori dell’hotel e in seguito si imbatte nuovamente nei due ladri Harry e Marv, che vogliono prendersi la loro vendetta per tutte le malefatte subite nel Natale precedente. Nel frattempo Kevin fa la conoscenza anche della “signora dei piccioni”, instaurando con lei una bella amicizia. Alla fine la famiglia McCallister riesce a raggiungere Kevin a New York e tutti finiranno per festeggiare il Natale insieme.
L’attacco dei piccioni
Tra le tante scene memorabili del film c’è sicuramente quella dell’attacco dei piccioni a Marv e Harry al parco. Dopo averli storditi con le sue innumerevoli trappole, Kevin scappa verso Central Park dove viene salvato dalla signora dei piccioni la quale che ‘aizza’ i volatili verso i due ladri. Girare quella scena non fu affatto semplice, in particolar modo per Joe Pesci e Daniel Stern. Circa 300 piccioni furono addestrati per 12 settimane prima di girare la scena e il giorno stesso delle riprese, la produzione coprì i due attori con del vero becchime per far sì che tutti quei piccioni addestrati si liberassero su di loro! Daniel Stern, l’interprete di Marv, ha rivelato in seguito che un piccione gli è anche volato in bocca: un’esperienza che il povero attore ha descritto come ‘rivoltante’.
I regali da Duncan e il registratore per Macaulay
Più o meno tutti i bambini che hanno visto Mamma, ho riperso l’aereo e mi sono smarrito a New York hanno sognato almeno una volta di poter entrare nel meraviglioso negozio di giocattoli di Duncan mostrato nel film. Pensate che ai bambini che apparvero come comparse in quella scena venne data la possibilità di scegliere il proprio giocattolo preferito e di portarselo a casa. In realtà non fu proprio un gesto magnanimo da parte della produzione, perché il ‘regalo’ era incluso come parte del loro stipendio, quindi tecnicamente non era in omaggio.
A proposito di regali, ricordate il registratore vocale che Kevin usa praticamente per buona parte del film? Quell’aggeggio ha un nome specifico: Talkboy. Venne commissionato specificatamente alla Tiger Electronics da John Hughes a la 20th Century Fox, che volevano usarlo nel film. Poco dopo l’uscita del film, tra il 1992 e il 1993 Tiger creò una vera e propria linea, tra cui anche la controparte femminile di colore rosa, chiamata Talkgirl.
Il Talkboy utilizzato nel film in realtà non aveva le funzioni che vediamo realmente: anche se non funzionante, venne permesso a Macaulay Culkin di tenerselo come ricordo.
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