Se pensiamo agli anni Novanta e alle attrici-bambine simbolo di quel periodo, Mara Wilson occupa sicuramente un posto speciale nei nostri ricordi. Dolce e piccolina, con quei suoi capelli castani a caschetto, Mara ha preso parte ad alcuni dei film per famiglie più apprezzati e belli di quel nostalgico decennio. Ripercorriamo la sua carriera e scopriamo com’è cambiata in tutti questi anni.
La carriera
Nata in California il 24 luglio 1987 da padre ingegnere televisivo e madre casalinga, Mara decise di fare l’attrice fin da piccolissima. Si interessò alla recitazione dopo aver visto suo fratello maggiore apparire in spot televisivi e, con il consenso dei genitori, decise di fare lo stesso. Si fa notare in alcune pubblicità per Lunchables, Bank of America, Texaco e Marshalls, e, a soli 5 anni, venne scelta per recitare nella commedia per famiglie Mrs. Doubtfire, diretta da Chris Columbus. Mara interpreta la piccola Natalie Hillard, figlia di Daniel e Miranda, interpretati da Robin Williams e Sally Field. Nello stesso anno appare anche sul piccolo schermo interpretando Nikkie Petrova nella soap opera Melrose Place.
Nel 1994 recita la parte della piccola Susan in Miracolo nella 34ª strada, insieme a Richard Attenborough nei panni di Babbo Natale. Sempre nello stesso anno appare nel film per la televisione A Time to Heal.
Nel 1995 vince il premio di “Giovane stella dell’anno”. Le sue prestazioni in questi film hanno catturato l’attenzione di Danny DeVito, che l’ha voluta come personaggio in Matilda 6 mitica, adattamento dal libro per bambini scritto dall’autore Roald Dahl. Nel 1997 recita in un altro film per ragazzi, Un semplice desiderio, ottenendo altri riconoscimenti.
Nel 1996, quando era nel pieno della fama, sua mamma morì per un cancro al seno, tragedia che influenzò la sua passione per la recitazione, piano piano svanita. Il film Matilda è stato dedicato infatti alla memoria della madre.
Nel 1997, Mara Wilson partecipò ad un provino per il film What Dreams May Come con Robin Williams, ma non ottenne la parte. Un anno dopo, fece un’altra audizione senza successo per il film Disney Genitori in Trappola, ma il ruolo fu dato a Lindsay Lohan, dato che lei fu ritenuta troppo giovane. Nel 1999 recita nel film TV Balloon Farm e nel 2000 nel fantasy-avventura film per famiglie Thomas and the Magic Railroad, il suo ultimo film come un attrice bambina. Nel 2000, infatti, Mara Wilson si ritira dalla recitazione.
Solamente nel 2012 è tornata a recitare un piccolo ruolo in un episodio della serie web Missed Connection. In quell’occasione spiegò come mai avesse deciso di smettere di recitare: “Recitare nei film non è molto divertente. Fare la stessa cosa più e più volte fino a quando, agli occhi del regista, la ‘fai bene’, non permette molta libertà creativa. I momenti migliori che ho avuto sui set cinematografici sono stati quelli in cui il regista mi ha lasciato esprimere me stessa, ma sono stati rari”.
Mara Wilson oggi
Oggi Mara Wilson ha 36 anni. Non fa più l’attrice, ma ha deciso di dedicarsi alla scrittura, sia di libri, che di articoli e interviste. Nel 2013 ha scritto un articolo per la rivista online Cracked.com, offrendo la sua opinione sulla delinquenza che ha colpito alcune ex baby star, attori diventati famosi da piccoli. A partire da 2013, ha lavorato per Publicolor e ha scritto una commedia che è stato prodotto al New York International Fringe Festival. Ha un ruolo ricorrente nel podcast Welcome to Night Vale e un proprio show di narrazione chiamato What Are You Afraid Of?
Nel 2016, ha accettato di fare un breve ritorno in televisione in un episodio della sit-com Broad City a tema Mrs. Doubtfire, nel quale ha interpretato una cameriera per la celebre scena del ristorante. Nel 2016 ha pubblicato un nuovo libro intitolato Where Am I Now?: True Stories of Girlhood and Accidental Fame.
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Malattia e vita privata
All’età di 12 anni, alla Wilson è stato diagnosticato un disturbo ossessivo-compulsivo e un disturbo da deficit di attenzione/iperattività, malattie mentali che non ha mai nascosto. Nel 2015, ha collaborato con Project UROK, un’organizzazione no-profit la cui missione è quella di aiutare gli adolescenti con malattie simili. È apparsa anche in vari video e podcast per discutere sulle malattie mentali che ha vissuto, tra cui ansia, depressione e il DOC. Anni fa ha dichiarato pubblicamente la sua bisessualità.
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