Ospite a “Verissimo”, Marco Carta racconta il periodo di crisi dopo essere stato accusato di aver rubato alcune magliette alla Rinascente, accuse dalle quali è stato assolto:
“La vita è fatta di salite e discese. L’accusa di furto è stato un momento difficile. Sono stato assolto, ma alcune persone ancora oggi mi chiedono come è andata. C’è stato grande allarmismo su una domanda. Quando, però, c’è stata l’assoluzione sul furto delle magliette, erano tutti disorientati. Mi sono sentito solo, giudicato. Le prime settimane non sono uscito di casa, avevo il terrore. Avrei voluto addormentarmi e risvegliarmi nel 2030.”.
Poi, conclude:
“L’accusa del furto di magliette è stato decisivo per lo stop della mia carriera. La calunnia è pesante da gestire, sui social si esagera. Adesso è passato tutto e vorrei avere la possibilità di far ascoltare la mia voce”
Marco Carta ha vissuto una vita non semplice, soprattutto dopo la morte della mamma, a cui ha dedicato la vittoria ad Amici:
“Ho perso la mamma da piccolo e papà non l’ho mai conosciuto. L’ho odiato per questo, non facevo pace con l’idea che lui non mi avesse voluto conoscere. Sono stato gelosissimo di tutti i compagni di classe che avevano entrambi i genitori”
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