Ospite della trasmissione Ciao Maschio, Marco Columbro ha ripercorso le tappe della sua carriera tra successi e cadute, parlando del momento in cui la sua vita è cambiata per sempre sia dal punto di vista personale sia da quello professionale.
Il 7 dicembre 2001 Columbro fu colpito da un aneurisma cerebrale e rimase in coma per una ventina di giorni. Diversi mesi dopo, il presentatore toscano tornò alla sua vita ma dopo la conduzione di “Scommettiamo che…” al fianco di Lorella Cuccarini nel 2003 sparì definitivamente dalla scena pubblica e non per volontà sua. “Quando sono uscito dall’ospedale, anche se ero vivo, per la tv non esistevo più” ha dichiarato, sostenendo di essere stato abbandonato da tutti.
Il conduttore ha raccontato il motivo scatenante del malore che lo fece finire tra la vita e la morte ventitré anni fa: “Ho avuto un periodo molto particolare, troppo lavoro, troppo stress, la mia pressione ha cominciato a essere ballerina. Ho avuto un picco pressorio poi un’emorragia cerebrale e sono stato in coma per 20 giorni“. Grazie alle cure dei medici e alla riabilitazione Marco Columbro è tornato quello di prima senza particolari conseguenze, ma il mondo della tv gli ha chiuso le porte in faccia.
“Quando sono uscito, anche se ero vivo, per i media ero morto. Per la televisione in generale non esistevo più”. Oggi il conduttore è diventato un imprenditore nel settore turistico e gestisce la Locanda Venusa, un albergo in Val d’Orcia, insieme alla compagna Marzia Risaliti. Ma il rimpianto di avere dovuto dire addio al dorato mondo dello spettacolo è ancora grande.
“A un certo punto me ne sono fatto la ragione, però è stato duro i primi anni. Nessuno mi ha più chiamato. Io all’epoca, quando ho avuto la malattia, ero al massimo della mia notorietà, per cui non è che fossi uno che era andato male. Però c’erano altri motivi, non lo so”, si è sfogato Columbro nello studio di “Ciao Maschio”. A Nunzia De Girolamo il presentatore ha rivelato di essere tutt’ora molto deluso per il triste epilogo della sua carriera e oggi si augura di poter conoscere i reali motivi che hanno portato al suo esilio televisivo.
“Vorrei arrivare a capire un giorno perché dopo il mio ictus io non ho più fatto televisione. Prima di lasciare questo corpo, magari qualcuno mi darà una motivazione e mi dirà ‘perché ci ha rotto…’, magari, non lo so“, ha concluso Marco Columbro.
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