Marco Columbro , ospite di “BellaMa” su Rai2, ha raccontato a Pierluigi Diaco del suo risveglio dopo il coma, in seguito a un ictus avuto nel dicembre del 2001:
“È difficile da spiegare, ma ti senti frammentato. Non sapevo più chi fossi. Poi non riuscivo a fare cose banali, come saltare a piedi uniti, e parlavo rallentato: ero preoccupato di non poter tornare a fare teatro”.
Il conduttore e attore ha continuato raccontando le difficoltà affrontate nel recupero, ma anche un risvolto positivo nella vicenda:
“Ho dovuto imparare nuovamente a fare tutto: la barba, camminare, usare le posate, come fossi un bambino che nasce in un corpo da adulto, ma con la mente a pezzi. Grazie a quell’ictus, però, i dottori hanno scoperto un aneurisma che avevo nel cervello e che probabilmente mi sarebbe stato fatale”.
Qualche anno fa, Columbro aveva raccontato questo periodo della sua vita in un’intervista a “Repubblica”, dove diceva:
“Sono stato in coma 25 giorni, ricordo che sono svenuto in albergo, mi sono svegliato dopo un mese in sedia a rotelle in un centro di riabilitazione. Uscire dal coma è stata una rinascita, devi riapprendere le cose che sembravano acquisite. Dopo la malattia per la televisione sono morto. Mi sono dedicato al teatro, della mia azienda di biologico e del mio resort in Toscana”.
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