Da gennaio Marco Liorni non è più il conduttore di Reazione a Catena. Dopo cinque anni il timone del gioco preserale di Rai 1 è stato ceduto a Pino Insegno, mentre Liorni è passato alla guida de L’Eredità. Tirando le somme in una nuova intervista a Oggi, Liorni ha parlato così del suo anno molto positivo. “Il bilancio? Mi viene in mente il film Un’ottima annata” ha affermato: “Certo, all’inizio un po’ di timore reverenziale c’era pensando ai grandi che lo hanno fatto prima di me”. Ovvero Fabrizio Frizzi, Carlo Conti e “Flavio Insinna che all’Eredità ha portato le sue capacità affabulatorie“.

Per Liorni non è stato facile lasciare Reazione a Catena, e ammette di avere grandi difficoltà nel vedere il “suo” programma condotto da un collega. “Ho grande difficoltà a vederlo. Ho visto qualche fotogramma, ma perché mi trovavo dentro l’ufficio di un direttore della Rai il giorno in cui è tornato in onda”, ha spiegato Liorni: “Sono riuscito a seguire una puntata intera solo l’altra notte, perché non riuscivo a dormire e devo dire che Pino è riuscito a portare il suo stile in un programma che peraltro aveva già fatto”.

Se Liorni a L’Eredità tornerà a novembre, per Italia Sì al sabato pomeriggio non ci sarà una nuova edizione. Il motivo Liorni lo ha spiegato così: “Abbiamo fatto sei stagioni, ma l’ultima è stata molto faticosa. Al di là di condurlo, ero il capoprogetto e fare un quotidiano come L’Eredità e anche Italia Sì diventava complicato”. Una porta però resta sempre aperta: “Non mi sento di dire che non ci sarà più” ha ammesso: “Mi piacerebbe che tornasse come quotidiano”.

Nell’intervista, Liorni ha parlato anche del Festival di Sanremo:  «Ogni tanto ci penso a condurlo, e naturalmente mi farebbe piacere. Con una consapevolezza, di cui ho parlato tante volte con Amadeus e qualche giorno fa anche con Antonella Clerici: alla fine il cuore di Sanremo è soprattutto la direzione artistica, poi viene il fatto di presentarlo. E io non mi sento ancora all’altezza di essere il direttore artistico di un festival. Ma se mi chiamassero per fare il conduttore, un’idea ben precisa ce l’avrei».