Inizio di anno televisivo complicato per Maria De Filippi. Dopo il caso di “Amici”, che ha visto puniti 6 allievi a causa di comportamenti molto gravi, la popolare conduttrice si trova a dover fronteggiare le accuse di un’associazione contro la violenza sulle donne, Differenza Donna, e una segnalazione all’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per una puntata di “C’è posta per te” andata in onda sabato scorso. Nel mirino la storia di Stefano e Valentina, quest’ultima si è rivolta al programma per riconquistare il marito dopo averlo tradito, convinta di essere innamorata di un altro uomo.
“C’è posta per te inscena misoginia senza un intervento da parte della conduttrice, divulgando la storia di una relazione sentimentale connotata da sopraffazione, denigrazione e mortificazione dell’uomo sulla donna, rappresentando una dinamica misogina delle relazioni in assenza di qualsivoglia intervento correttivo da parte della conduttrice. Ciò per noi è molto grave in quanto ha riprodotto e legittimato in un vasto pubblico, quale è quello di un programma di prima serata del sabato, trattamenti inaccettabili che configurano, se abitualmente riprodotti nelle relazioni, reati molto gravi che offendono beni giuridici di rango costituzionale”.
“Tradire una persona ma anche trattare male una persona è grave”,aveva in realtà detto De Filippi in puntata ricordando al suo ospiti gli atteggiamenti nei confronti della donna. Dal 2018 il marito Stefano avrebbe iniziato a trattarla male, dandole dell’incapace, della stupida, nonché della persona inutile. Anche davanti ad estranei, in una occasione l’avrebbe obbligata a raccogliere delle patatine finite a terra, sbriciolandole con i piedi.
Si attendono ora sia la replica della De Filippi sia l’evoluzione della procedura di segnalazione, visto che l’Agcom ha la competenza di valutare e sanzionare la violazione dei principi riguardanti la corretta rappresentazione dell’immagine della donna nei programmi di informazione e intrattenimento.
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