Ospite di Rudy Zerbi a “Radio Deejay”, Maria De Filippi ha risposto alle domande dei telespettatori, parlando del suo percorso personale e professionale: dalla scuola alla televisione, con uno sguardo proiettato verso il futuro. I due, parlando di format televisivi, hanno ricordato anche Portobello, lo storico programma ideato e condotto da Enzo Tortora che negli anni successivi ha ispirato molti format oggi celebri, tra cui proprio C’è posta per te:
“Portobello era tutto, era la mamma di tutti i programmi che ci sono adesso. C’era dentro ‘C’è posta per te’, c’era dentro ‘Chi l’ha visto’, c’era tutto. Enzo Tortora, ndr è stato geniale. I quiz, l’anima gemella, c’era tutto. Poi li metteva nelle cabine ma questo era. E da lì prendi la cabina e la fai diventare un programma, ogni cabina”.
Quindi una riflessione sulla musica di oggi:
“Io non sono una tecnica, quindi magari dico una stupidaggine, però credo che i ragazzi di oggi abbiano voglia di evasione e di non pensare troppo. La musica appartiene ai tempi che uno vive. Con tutto il rispetto per Gaia e Tony Effe, (Sesso e Samba, ndr) non ti fa pensare. È una canzone che scaccia i pensieri, perché a volte non c’è tanta voglia di pensare. Se penso ai miei tempi, a De Gregori…”.
Definita “la regina del sabato sera partita da Pavia” ha commentato così:
“Sono partita da Pavia perché mi hanno spedito a calci nel sedere, mia madre voleva che lavorassi. Lavoravo a Milano, ho avuto un’offerta da Roma e lei mi ha spedita. Al sabato sera mi ci hanno messo, non l’ho chiesto. Il titolo regina è il vostro, dipende da chi c’è dall’altra parte. È un attimo che si cade dal trono. Diventi principessa, poi suddita, poi ranocchio. Il declino capita a tutti coloro che lavorano in tv. Ad un certo punto vai giù. Quando vai giù, vai giù”.
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