Intervistata da Monica Setta a “Storie di donne al bivio”, Maria Teresa Ruta racconta un momento particolare in cui ha sentito di aver toccato il fondo:
“Io non pensavo che la depressione esistesse per me perché sono una persona solare, sempre sorridente e ottimista. Mia mamma ne ha sofferto e ne soffre ancora, quindi la temevo. Quando è arrivata ero ben presente con la testa”.
Maria Teresa Ruta ha cercato di superare questo tabù:
“In alcuni momenti ho provato dei malesseri interiori legati ad una mia insoddisfazione mentre mi guardavo allo specchio e mentre non lavoravo. Mi sono fatta aiutare dalle amiche, da mia mamma, da mio marito Roberto e da Guenda stessa facendomi coinvolgere per non sentirmi tagliata fuori. Due anni fa è arrivata la depressione neurochimica e ho dovuto cedere, per quella non avevo giustificazioni”.
La conduttrice spiega che a scatenarla è stata la morte del padre:
“C’è stato un momento scatenante, la perdita di mio papà. È stato un momento in cui mi sono sentita come se un pezzo di me molto profondo fosse andato via, io gli assomiglio tanto. Mi ha sempre capita e non mi ha mai giudicata, se stavo male faceva un passo indietro. Anche le persone che ti vogliono bene se stai male ti dicono “ma dai non è niente, ma proprio tu”. Lui quella frase non me l’ha mai detta, mi è mancato il pilastro a cui attaccarmi. Quando la depressione viene è qualcosa che non riesci a governare: è una malattia che, come la lebbra, gli altri rifuggono, se una persona ha la depressione è come se avesse una malattia contagiosa”.
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