Marina La Rosa, la “gattamorta” della storica prima edizione del Grande Fratello, compie oggi 46 anni. La showgirl negli anni ha sempre ricordato con estremo affetto Pietro Taricone, suo compagno d’avventura e amico al di fuori della casa. Su di lui ha sempre espresso parole di stima e di rispetto, pur confermando di non aver mai avuto mire sentimentali su di lui:
“Non ci siamo mai baciati e devo dire che ora, riguardandolo, penso: che peccato, ma quant’era bono. Però in quella situazione ero un elemento disturbatore agli occhi della coppia, perché Cristina era molto innamorata e vedeva in me una rivale. Cosa non vera perché io non ho mai avuto mire espansionistiche verso Pietro. Ecco perché parlo della lucidità di Pietro: quando uscii da quella porta dopo i miei 72 giorni, lui mi guardò, mi abbracciò e mi disse: ‘Marina, sii forte, testa alta’. Perché aveva capito che fuori di lì mi avrebbero aggredita tutti. All’interno della casa io non ne avevo la percezione”.
Marina ricorda di lui l’estrema sensibilità e la forte personalità:
“Il soprannome del guerriero è nato perché lui ci metteva l’anima nelle cose… Era uno che si buttava nelle cose, si metteva in gioco. E poi la sicurezza… lui aveva una lucidità incredibile per il gioco, sapeva fare il reality dall’interno. Noi amavano perderci in discorsi assurdi e filosofici. Era imprigionato in un corpo palestrato, ma in realtà era una persona molto profonda e quando abbiamo fatto i provini lo psicologo gli disse che sarebbe stato uno di quelli che si sarebbe schiantato contro un muro. Era un appassionato della vita”.
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