Ospite negli studi del programma estivo di Rai Uno, “Weekly”, Mario Lavezzi ricorda la sua esperienza con i “Camaleonti”, interrotta in modo netto dalla chiamata per la leva militare:
“Mi sono tolto grandi soddisfazioni, facevamo 250 date in Italia. Poi però è arrivata la chiamata al militare e pensavo che la vita fosse finita invece a riguardo ho scritto un libro e cofanetto “La vità bussò”, perchè la vita ti da occasioni e poi te le toglie e in quest’ultimo caso si può trasformare in opportunità e così nacque ‘Il primo giorno di primavera’, un brano molto famoso dei Dik Dik uscito nel 1969. All’epoca si vendevano ancora i dischi e ha fatto un milione di copie: era uscito a marzo ed entrare in classifica a settembre, oggi sarebbe impossibile”.
Il cantautore è tornato anche sulla liason con Loredana Bertè, della quale ha raccontato:
“Rapporto sentimentale burrascoso e complicato, noi eravamo dei figli dei fiori, l’amore libero, c’era un po’ di libertà. Dal punto di vista professionale ha dato comunque ottimi risultati. Io ho preso anche una chitarra in testa da Loredana: le avevo regalato una chitarra per fare ‘Dedicato’, sono entrato, era buio e mi tirò una chitarra in testa, ma lei era così”.
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