Sembra assurdo ma è così: Mary Poppins, l’iconico cult del 1964 che ha incantato generazioni e generazioni di bambini, è stato definito “discriminatorio” e pertanto censurato. In Gran Bretagna, la sua classificazione è passata da “film per tutti” (categoria ‘U’) a “film per minori di 12 anni ma solo se accompagnati da una persona adulta” (categoria PG). Il British board of film classification (Bbfc) a 60 anni dalla sua uscita, ne ha cambiato la classificazione in quanto contiene un “linguaggio discriminatorio”. Alla base della polemica c’è l’uso del termine “ottentotti” usato in modo dispregiativo dagli europei bianchi per i popoli nomadi dell’Africa meridionale e nel film utilizzato per riferirsi agli spazzacamini con la faccia sporca di fuliggine.
Nel corso della narrazione l’ammiraglio Boom, veterano della Marina un po’ svampito che pensa di essere ancora al comando di una nave, usa la parola incriminata due volte. «Recentemente, il film ci è stato ripresentato nel febbraio 2024 per un’altra riedizione nelle sale, e lo abbiamo riclassificato “Pg” per il linguaggio discriminatorio», ha dichiarato un portavoce del Bbfc. Sebbene Mary Poppins vada considerato nel contesto storico in cui è ambientato il film «supera le nostre linee guida per il linguaggio accettabile in ‘U’. Abbiamo quindi classificato il film ‘”Pg” per il linguaggio discriminatorio».
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