Secco no all’intelligenza artificiale nel mondo del cinema e una critica al “politically correct” che limita la libertà artistica nella commedia: sono alcuni dei messaggi lanciati da Neri Parenti e Massimo Boldi durante l’apertura dello spin off invernale dei Nations Award, il prestigioso riconoscimento taorminese che ogni anno a Cortina organizza una tregiorni dedicata ai film di Natale. “La tecnologia deve essere al servizio dell’arte e non il contrario – hanno detto gli artisti – Immaginare un film creato, pensato, costruito con l’AI significa far morire la fantasia, l’umanità e appiattire il talento di tanti giovani registi. Nel cinema bisogna usare il cuore, la mente e poi la tecnica. Sul linguaggio c’è una differenza tra teatro, dove puoi dire ciò che vuoi e cinema dove ormai devi stare attento a qualunque parola, già nella scrittura di una sceneggiatura”.
In un’intervista rilasciata all’ufficio stampa l’attore ha parlato anche della saga dei cinepanettoni:
“Il pubblico vuole rivedere il cinepanettone, continua a chiedermi quando lo rifate, quando lo rifate…solo che ora tocca essere un po’più freschi e più giovani”
Boldi ha anche anticipato qualcosa sul suo ultimo film dal titolo “A Capodanno tutti da me” in uscita a gennaio: “Interpreto un Cipollino cresciuto, adulto, più maturo”, difatti sarà nelle vesti del senatore e ministro Genga che si divide tra una moglie bellissima e un amante altrettanto attraente. Ad interpretate i due ruoli, rispettivamente le attrici Raffaella Fico e Francesca Manzini, intervenute in conferenza stampa e premiate con una Targa dei Nations Award.
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