Massimo Boldi è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera, ecco un estratto:

Le avventure con Teo.

«Tante che non si possono raccontare. Teo era un cazzone. Christian De Sica invece è un signore vero, un gentleman, al cinema abbiamo creato un genere che va ancora».

Avete litigato.

«Non è vero, chi lo dice mente. Come fai a litigare con Christian? Impossibile. Può avere un momento d’ira, poi passa. Gli voglio bene. Non ci siamo mai mandati a quel paese. Le nostre famiglie si frequentano. Ci diamo appuntamento ogni 5 gennaio per festeggiare il suo compleanno».

Il primo film nel 1975, grazie a Renato Pozzetto.

«Un fratello, a cui devo dire un grazie speciale. Era già famoso. “Dai, vieni con me”. Particina in Due cuori e una cappella. Viveva al Lord Byron di Roma, io dormivo su una branda ai piedi del suo letto. Un giorno, in camper, cominciammo a parlare brianzolo stretto, immaginando dialoghi assurdi tra due tizi che progettavano di costruire strade in palissandro. Da lì creai il mio primo personaggio di successo al cabaret: Fidelio Cam, ricchissimo mobiliere della Brianza. Berlusconi ne andava matto, conosceva le battute a memoria».

fonte CORRIERE