Ospite di “Terrazza della Dolce Vita”, la rassegna riminese organizzata da Simona Ventura e Giovanni Terzi, Massimo Giletti è tornato a parlare in pubblico dopo lo strappo con La7 e la chiusura anticipata di “Non è l’arena”:
“Verrà il giorno in cui deciderò di parlare ma lo farò quando l’anima avrà cucito le ferite. Sono tuttora sotto contratto con La 7, molti avranno notato che non ho mai parlato di ciò che è successo”.
Di una cosa però il giornalista è certo: non si sente uno sconfitto per la chiusura del programma:
“È una scelta che l’editore può fare. Non ho abdicato alla mia dignità e il tempo mi aiuterà a far capire perché sono stato vincente in questo. Ho le spalle larghe, sono passato attraverso epurazioni forzate, lotte durissime per andare in onda a parlare di certi temi. Ma ripeto, non ho mai abdicato alla mia dignità”.
Per quanto riguarda la Rai, Giletti definisce l’azienda il suo grande amore:
“Ho lasciato la Rai perché mi proposero di fare il varietà al posto delle inchieste. La Rai è sempre stata casa mia, è un grande amore vero e nel futuro vediamo quello che si potrà fare. Vedremo se ci sarà un interesse in Rai. Devi tornarci solo se ti vogliono e se ci sono le condizioni per portare avanti quel tipo di attività che ti consenta di non deludere le aspettative di chi ha creduto in te per tutti questi anni”.
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