Ospite de la “Fisica dell’Amore”, Massimo Lopez fa al professore Vincenzo Schettini, alcune confessioni che riguardano gli anni in cui andava a scuola:

’Purtroppo a scuola i maestri e i professori usavano anche le mani, per cui io ho vissuto e ho trattenuto per la vita un po’ questo trauma dello schiaffo, delle bacchettate, cose che ho trovato pessime. Anche a casa non si diceva perché si pensava: se questi sono adulti e fanno così vuol dire che c’hanno ragione. Io avevo il sogno, già da bambino, di voler diventare attore, di lavorare nello spettacolo e lo manifestavo apertamente con i miei compagni di classe, con i maestri, con i professori. Però cosa succedeva? Quando venivo interrogato e per timidezza, non perché non avessi studiato, mi bloccavo, mi dicevano beh questo vuole fare attore, non sa neanche parlare così in classe’’.

Poi racconta la svolta che lo ha portato a voler essere un attore:

“Mi ha aiutato lo spettacolo, diciamo proprio il teatro, perché quando ho cominciato a fare il teatro dovevo interpretare dei ruoli, dove non ero io, dovevo interpretare il ruolo di un altro personaggio, quindi eventualmente la responsabilità era di quel personaggio e non mia. Quindi io mi rivolgevo al pubblico, parlavo col pubblico anche se nelle vesti di quel personaggio. Questo, per me, significava vincere anche una certa timidezza”.