Lana Wachowski, regista della saga di “Matrix“, spiega all’International Literature Festival di Berlino perché ha deciso di riportare in vita i personaggi di Neo e Trinity in “Matrix: Resurrections”. Inizialmente il capitolo “Matrix” era chiuso per Wachowsi dopo il terzo episodio della saga, così come lo era anche per la maggior parte del pubblico. Warner Bros aveva tentato però per anni di convincere Iana e la sorella Lilly, che aveva collaborato alla realizzazione di “Matrix”, a tornare sui grandi schermi con un quarto episodio, offrendo cifreanche molto alte. Nell’agosto del 2019 però la casa di produzione Warner Bros annunciò l’arrivo di “Matrix 4”. Perché questo cambiamento di idea?
“Mio padre è morto, dopo poco è morto anche un mio amico e subito dopo mia madre – ha spiegato la regista – Non sapevo davvero come elaborare quel tipo di dolore. Non l’avevo sperimentato così da vicino. Sai che le loro vite stanno per finire, eppure è stato davvero difficile. Il mio cervello è sempre intervenuto con l’immaginazione per aiutarmi e una notte stavo piangendo, non riuscivo a dormire, e il mio cervello ha fatto esplodere tutta questa storia. Non potevo avere indietro mia madre e mio padre, ma all’improvviso ho avuto Neo e Trinity, probabilmente i due personaggi più importanti della mia vita. È stato immediatamente confortante avere di nuovo in vita questi due personaggi, e in un modo semplicissimo anche. Puoi guardare a questa cosa e pensare: ‘Ok, queste due persone sono morte e ok, riportarle in vita non mi fa stare bene’. Invece lo fa. È semplice, è quello che fa l’arte ed è quello che fanno le storie: ci confortano“.
Successivamente, Lana ha confermato la versione della sorella Lilly sul suo non voler tornare per Matrix Resurrections:
“Le ho chiesto se voleva partecipare, ma lei ha deciso elaborare il dolore in un altro modo. Stava frequentando una scuola d’arte, stava intraprendendo un percorso diverso e non voleva camminare sulla mia stessa strada per superare quel momento. Ma poi tutto si è evoluto, ho raccontato a mia moglie la storia e mi ha detto ‘Devi assolutamente farlo’. Devo dire che all’inizio ho pensato: ‘Matrix… non posso tornare alla saga’. Poi, ne ho parlato anche con i miei amici e mi hanno dato la base di quel processo decisionale che mi ha portato a dire: ‘Va bene, facciamolo’. Loro sono la vera ragione del ritorno alla saga“.
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