In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, in occasione dell’uscita del suo nuovo libro dedicato agli oggetti una volta comuni e ora dimenticati, “Smemorabilia/Catalogo sentimentale degli oggetti perduti”, Maurizio Costanzo ripercorre la sua storia, soffermandosi anche su un particolare episodio:
“Decenni fa ebbi una storia con una donna sposata. Il marito sporse denuncia, arrivarono i carabinieri. Per fortuna eravamo vestiti. Fecero la famosa prova della mano sotto le lenzuola per vedere se il letto fosse caldo. La prova fallì, niente denuncia. Rimasi a piede libero. Che follia. Oggi l’adulterio di un tempo è l’occasione per un sorriso di smemoria”.
E il corteggiamento? Anche quello scomparso?
“Tutto passa per il web. Ho l’impressione che oggi con i social la parola “detta” così funzioni meno. Il corteggiamento come lo intendo io si fa con la pazienza, le attenzioni, l’ascolto, nel far capire alla persona corteggiata che ti stai dedicando a lei in maniera esclusiva. Sono stato un corteggiatore tenace, insistere con garbo ma con determinazione può portare alla conquista. Senza mai, sia assolutamente ben chiaro, sfociare nella petulanza, nella barbarie della molestia”.
E per quanto riguarda le memorie d’amore?
“L’ho detto, l’uomo non apprende nulla dall’esperienza. E a distanza di anni tante storie appaiono incomprensibili: si capisce perché ci si lascia, meno perché ci si era messi insieme. Me ne rendo conto quando, sempre più raramente, ripenso ai miei trascorsi sentimentali. Soprattutto in questo caso, molto ma molto meglio vivere. E vivere per me è Maria”.
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