Mauro Di Francesco, protagonista di molte pellicole anni 80/90 è stato intervistato dal Corriere della Sera. Secondo quanto riferito dal giornale l’attore, oggi 73 anni, “da un pezzo si è ritirato in felice ozio in Toscana. Basta film, basta tv“.

Non si annoia?

«Scrivo, leggo e dipingo. Alle 8 faccio colazione al bar del paese, come i vecchi. Mi hanno cercato tanti, avrò detto almeno venti no. O chiedevo compensi assurdi. Spero sempre che mi chiamino Sorrentino o Tornatore, Pupi Avati, magari Quentin Tarantino, allora ci ripenserei».

Gli anni del Derby.

«Con Abatantuono, Giorgio Faletti, Massimo Boldi, Giorgio Porcaro e Ernst Thole fondammo il gruppo dei Repellenti, ci battezzarono così Enzo Jannacci e Beppe Viola. Diego sul palco ce lo portai io. Era l’elettricista dei Gatti di Vicolo Miracoli. Doveva accendere un unico faro. Ma era sempre chiuso in bagno con qualche ragazza, così fu licenziato. “Dai, vieni con me”. Io ero Eva Kant e lui Diabolik. Andammo avanti per un po’, poi cominciò a fare il personaggio del meridionale e continuò da solo».

fonte CORRIERE