Max Pezzali è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sul suo passato e sulla sua carriera. Ecco un estratto che riguarda una delle sue canzoni più famose, Gli Anni:
Pezzali le faccio una domanda molto italiana. Qual è la sua canzone più autobiografica?
Pezzali: «Beh, direi Gli anni. Premetto che una canzone è una cosa montata, devi far accadere tutto in tre minuti, altrimenti non te la passano in radio, se è troppo lunga. Come nei reality, c’è una parte scritta dagli autori, altrimenti ti annoi. Comunque negli Anni ci sono dentro tanti ricordi veri, e ricordo anche i momenti in cui l’ho scritta».
Max Pezzali, su “Gli Anni”: Avevo 26 anni, in quel momento sentivo una grande nostalgia dentro”
Ad esempio?
Pezzali: «Ricordo che ero nel bar che frequentavo a Pavia, il bar Dante, c’era una rotonda e ho parcheggiato la macchina davanti. I bar di provincia servono a tante cose, e una di queste è parcheggiare l’auto o la moto, perché puoi controllarla. Allora, io entro e mi siedo al bancone, guardo oltre la vetrina, il marciapiede, l’ auto. Ricordo benissimo che i fari dell’auto mi sembravano degli occhi, ed erano un po’ tristi e allora poi ho scritto “E vedo i fari delle auto che mi / guardano e sembrano chiedermi chi cerchiamo noi”».
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