Max Pezzali è stato ospite di RTL 102.5 in compagnia di Matteo Campese e La Zac per presentare il nuovo singolo “Discoteche abbandonate“. In radio dal 15 aprile, il brano, scritto con Jacopo Ettorre e Michele Canova (che ne ha curato anche la produzione), arriva a 4 anni di distanza dal suo lavoro discografico.
Nel descrivere il pezzo, Pezzali racconta:
«In questo brano parlo di una cosa che riguarda un tempo sospeso e passato, dagli anni ‘80 ai 2000. Per il momento è solo in radio, volevo fare come si faceva in passato. L’ho fatto per citare quel mondo di locali, che per quelli della mia generazione hanno rappresentato tanto e che ora sono abbandonati come simulacri di una civiltà che non c’è più».
Il brano nasce pensando al fenomeno delle discoteche abbandonate, un “cimitero” di luoghi culto che negli anni ha ispirato libri e mostre in tutta Italia.
«Le discoteche di allora hanno rappresentato un fattore culturale importante, erano i luoghi in cui abbiamo visto rappresentate cose che normalmente all’epoca non trovavamo in provincia. Io non esisterei musicalmente se non avessi ascoltato la musica di quelle discoteche. Quei locali sono ancora lì, nati per essere quello e non poter diventare altro. Come fai a convertirle in qualcos’altro, anche volendo? Dietro c’era il coraggio di tanti imprenditori di provincia che volevano il locale più bello, dimostrare di essere i più bravi».
Ospite in The Flight, in occasione della presentazione del singolo, Pezzali spiega:
«Con quelle discoteche anche la provincia era protagonista. Le città non avevano quegli spazi e quindi si invertiva il trend, le macchine dalla città andavano nella provincia. Si creavano delle sottoculture legate ai singoli locali. Benny Benassi oggi è un vincitore di Grammy Award, ma in quegli anni suonava al Marabù di Reggio Emilia. Quindi, questo è anche un racconto di come la provincia sia arrivata al centro del mondo».
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