Max Pezzali è stato intervistato da Sorrisi e Tv dove ha raccontato le sue emozioni circa il grande concerto evento che si è tenuto a San Siro dove ha lavorato di nuovo insieme a Mauro Repetto.
Accanto a lei ha ritrovato tanti amici. Primo fra tutti, Mauro Repetto, con cui ha fondato gli 883.
«Non lo ringrazierò mai abbastanza per essere venuto. Ha reso questa esperienza, fin da Bibione, straordinaria. Sembrava di essere alla gita scolastica in terza liceo. Mauro è una delle persone più divertenti che abbia mai incontrato e tutti coloro nella band che non lo conoscevano, magari musicisti arrivati da poco, lo hanno amato da subito. Mia moglie stessa, che forse lo aveva incrociato una volta, mi ha detto: “Ma è un mito”. Adesso siamo già d’accordo per andare da lui a Parigi, dove vive, a settembre. Vorremmo riallacciare bene i rapporti. L’altro grande regalo che mi ha dato San Siro è proprio lui».
Ci scriverà una canzone su questi concerti?
«Sicuramente emozioni così grandi lasciano sempre il segno. Magari non sarà un brano specifico sul concerto in sé, quello no. Però ritrasmettere la positività che ho provato anche in musica può essere una buona idea».
Quali le differenze tra il primo e il secondo concerto.
«Forse mi sono goduto di più il secondo, perché avevo una maggiore confidenza col palco e con la risposta del pubblico. Avrei voluto che quella serata non finisse davvero più. Una cosa che, per certi versi, è devastante perché poi ti risvegli a casa tua e ti manca da morire quella cosa lì. Vorresti avere un’altra serata, un’altra serata, un’altra ancora».
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