Claudio Bisio è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera. Una domanda è stata fatta su Mediterraneo, il grande film che vinse l’Oscar, nel 1992.
Il ricordo più vivido di «Mediterraneo»?
«Tantissimi. Non me ne voglia Gabriele (Salvatores), ma quella è stata una vacanza. Non c’erano alberghi e stavamo nelle case dei pescatori, io ero con Gigio Alberti e la mattina prima di iniziare le riprese andavamo a fare una nuotata lunghissima, bellissima, in quel mare spettacolare, poi tornavamo e trovavamo yogurt con miele, le uova all’occhio di bue. Finito di lavorare c’erano le partite di calcetto, e poi la sera i Mondiali».
Era l’anno di Italia 90..
«Non c’era nemmeno un televisore. Abbiamo fatto una colletta e mandato uno a Rodi — otto ore di traghetto — per comprare un televisore in bianco e nero. Vedevamo le partite spostando ogni cinque minuti a mano l’antenna. Per me non esiste Schillaci, io lo chiamo ancora Schillazzi perché sentivamo il commento in greco. Eravamo un gruppo di amici che cazzeggiava e beveva ouzo. Ho dormito tre ore in due mesi. Bellissimo».
FONTE CORRIERE
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